"Non mi sembra che gli attuali prezzi del petrolio abbiano avuto un effetto negativo sulla domanda energetica".

Lo ha detto il ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita, Khalid al-Falih, secondo cui anzi, "in passato si sono visti prezzi molto più alti, il doppio di quelli attuali". Questo elemento, insieme ad altri, induce a pensare il ministro saudita che "il mercato abbia la capacità di assorbire prezzi anche più elevati".

Il messaggio di al-Falih è arrivato poco dopo quello del ministro dell'Energia Russo, Alexander Novak, che ha dichiarato alla Tv di Stato di Mosca come "prezzi attorno ai 64 usd/barile sono soddisfacenti", aggiungendo in un secondo intervento come "i produttori di petrolio (Opec e non, ndr) potrebbero decidere di ridurre i tagli alla produzione già nel corso del 2018".

Questo fine settimana, i ministri dei paesi produttori di greggio Opec e non-Opec si riuniranno a Jeddah per fare il punto sul programma di tagli alla produzione, firmato a dicembre 2016 e previsto in scadenza nel 2018.

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April 20, 2018 06:21 ET (10:21 GMT)

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