La produzione globale di petrolio è scesa ad aprile,

principalmente a causa delle sanzioni contro l'Iran e della diminuzione

dell'output nei Paesi non-Opec.

Lo si legge nel rapporto mensile della International Energy Agency,

secondo cui la produzione globale è scesa su base mensile di 300.000

barili/giorno a 99,3 mln barili. Il valore è di circa 3 mln barili

inferiore al picco produttivo di novembre 2018.

La produzione Opec, nonostante le difficoltà dell'Iran, è salita di

60.000 barili/giorno, principalmente grazie all'attività in Iraq, Nigeria

e Libia.

Il report della Iea indica come "le tensioni geopolitiche" in Libia,

Iran e Venezuela, "e le difficoltà transitorie dell'industria", come la

contaminazione dell'oleodotto russo di Druzhba, "complicano l'outlook di

mercato".

Nel dettaglio, la produzione di Teheran è scesa di 130.000

barili/giorno, ancor prima dell'entrata in vigore delle sanzioni Usa.

L'output iraniano "è sui minimi da settembre 2013, e potrebbe crollare a

maggio su livelli che non si vedono dalla guerra Iran-Iraq negli anni

'80".

Infine, la Iea ha tagliato le stime sulla crescita della domanda globale

di petrolio per il 2019 di 90.000 barili. Secondo le nuove proiezioni, la

richiesta di greggio a livello mondiale dovrebbe crescere di 1,3 mln

barili/giorno rispetto al 2018.

lus

 

(END) Dow Jones Newswires

May 15, 2019 06:57 ET (10:57 GMT)

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