Petrolio: Trump valuta dazi contro eccesso produzione
09 Aprile 2020 - 9:21AM
MF Dow Jones (Italiano)
L'amministrazione del presidente Usa, Donald Trump sta iniziando
a prendere in considerazione strumenti come tariffe e minacce per
cercare di evitare che la guerra dei prezzi del petrolio paralizzi
decine di compagnie statunitensi.
Nei colloqui con i dirigenti delle società petrolifere e con i
legislatori, Trump ha suggerito di imporre dazi sul petrolio
importato, possibilmente usando la stessa legge commerciale
utilizzata contro la Cina, hanno detto alcune persone che hanno
familiarità con la questione. La tattica ha lo scopo di sfruttare
il potere degli Stati Uniti per convincere l'Arabia Saudita e la
Russia a ridurre la produzione di greggio che inonda il
mercato.
L'Opec e le Nazioni alleate, compresa la Russia, hanno in
programma una videoconferenza oggi per cercare di negoziare un
accordo sui tagli alla produzione.
Gli Stati Uniti sostengono che le forze di mercato freneranno la
produzione, stanno evitando di imporre tagli ai propri produttori
di petrolio e non ha intenzione di far partecipare un proprio
rappresentante, hanno detto le fonti.
"Userei le tariffe, se dovessi", ha dichiarato Trump domenica
durante un briefing alla Casa Bianca, aggiungendo però che "non
credo che dovrò farlo".
Trump ha dichiarato al briefing di ieri alla Casa Bianca di
essere ancora ottimista riguardo a un accordo e ha aggiunto che
aspetterà di vedere come si sarà svolto l'incontro prima di
descrivere in dettaglio qualsiasi risposta. "Voglio dire, ho molte
opzioni. Molte buone opzioni", ha dichiarato il presidente.
Trump potrebbe abbandonare l'idea delle tariffe in caso di
accordo o se i prezzi del greggio - in calo del 60% circa per
l'anno - rimbalzassero. Il prezzo è aumentato più volte la scorsa
settimana nella speranza di un accordo tra Mosca e Riad.
Le tariffe sono il probabile piano di emergenza se il problema
persisterà, hanno detto le stesse fonti, e solo minacciarle
consente al presidente di esercitare una leva nella spinta
diplomatica.
"I dazi sono uno degli strumenti preferiti dal presidente e ha
molto potere in quel senso", ha dichiarato il senatore
repubblicano, Kevin Cramer, che si è consultato il presidente sulla
crisi petrolifera.
Le persone a conoscenza della questione hanno affermato che
l'amministrazione sta prendendo in considerazione l'uso della
Sezione 301 del Trade Act del 1974, che utilizza per imporre
tariffe anche sulle importazioni cinesi. L'atto conferisce al
presidente ampi poteri per avviare un procedimento commerciale
contro ingiuste barriere straniere alle esportazioni statunitensi e
applicare tariffe se non è possibile raggiungere un accordo.
cos
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April 09, 2020 03:06 ET (07:06 GMT)
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