Petrolio: a Oil&nonoil dati anti-frode, 5.300 interventi 2017-18
10 Ottobre 2018 - 02:21PM
MF Dow Jones (Italiano)
5.300 interventi conclusi tra il 2017 e l'inizio del 2018, con
oltre 18.400 tonnellate di prodotti sequestrati e 225.000
tonnellate di consumo in frode di accise. Sono alcuni dati relativi
al problema delle illegalità e frodi nel settore petrolifero,
informa una nota, presentati da Fabio Marco Vetrano, tenente
colonnello della GdF e comandante del nucleo di polizia economica e
finanziaria di Treviso, nel corso del convegno "Il punto sulla
lotta all'illegalità nel settore petrolifero", che ha aperto i
lavori della 13ma edizione di Oil& Non Oil, in calendario alla
Fiera di Verona da oggi sino a giovedì 11.
"Sfuggono però - ha specificato Vetrano- tutta un'altra serie di
reati. Si tratta di un mercato molto liquido e dinamico, con una
situazione in continua evoluzione" che utilizza sostanzialmente
società di comodo, scatole vuote già organizzate, pronte a
sostituire società che chiudono e a far ripartire circuiti
illegali.
Nel corso dei lavori è emerso come, nonostante gli interventi
normativi che puntano a stroncare il fenomeno delle frodi nel
settore, l'illegalità abbia ancora ampio spazio. Un fenomeno che
danneggia le casse del Paese e soprattutto gli operatori onesti, in
particolare sul fronte dell'evasione del pagamento dell'Iva.
"Il Corpo recentemente è stato dotato di un database aggiornato
in tempo pressoché reale con dati e notizie sugli operatori del
comparto, che permette una migliore analisi del contesto,
semplificando le attività di supporto alle indagini sul campo", ha
aggiunto il luogotenente Alessandro Bottin, comandante del nucleo
di polizia economica e finanziaria di Padova, "che ci consente di
verificare la veridicità delle dichiarazioni: l'acquirente dovrà
dimostrare con prove documentali che il minor prezzo è stato
determinato da situazioni oggettive e non è connesso al mancato
pagamento dell'Iva, con l'inversione dell'onere della prova".
Infine, ha aggiunto Bottin" abbiamoanche sistemi anche per
intercettare i pagamenti sottobanco".
Per fronteggiare il fenomeno sono state introdotte misure con le
ultime Leggi di Bilancio. "Oggi le norme ci sono tutte", ha detto
Marina Barbanti, direttore generale di Unione petrolifera, "il
sistema è sigillato con una serie di norme in fase di
implementazione che lo gestiscono". Però "alcune di esse sono state
introdotte di recente e sono ancora da testare", ma soprattutto
"dall'altra parte c'è chi studia per contrastarle". E allora "è
importante utilizzare tutti i dati di cui disponiamo, per
accelerare gli interventi perché se si interviene a posteriori per
gli operatori onesti il danno è fatto" quindi si deve "accelerare
il tempo della repressione", ha concluso Barbanti.
com/gug
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October 10, 2018 08:06 ET (12:06 GMT)
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