La lenta ripresa delle Pmi italiane aveva esaurito la spinta già prima dell'epidemia di coronavirus. Nel 2019 la natalità è tornata a calare, il numero di Pmi fallite è risultato di nuovo in aumento e i tassi di crescita dei ricavi si sono più che dimezzati. Su queste tendenze si è innestata l'emergenza sanitaria da Covid-19, che avrà un impatto senza precedenti sui conti delle Pmi, sulla liquidità e sul grado di rischio economico-finanziario.

Questa la fotografia scattata dal nuovo Rapporto Regionale Pmi 2020, realizzato da Confindustria e Cerved, in collaborazione con Srm-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. L'oggetto dell'analisi è lo stato di salute di 156 mila società italiane che, impiegando tra 10 e 249 addetti, rientrano nella definizione europea di piccola e media impresa e costituiscono l'ossatura dell'economia italiana.

Il Rapporto indica una frenata delle Pmi ancora prima del Covid. I dati di consuntivo mostrano infatti che già nel 2018 la ripresa delle Pmi, in corso dal 2013, aveva perso slancio in tutto il Paese. Il fatturato è cresciuto del 4,1% in termini nominali (dal 4,4% dell'anno precedente), con le stime per i bilanci che indicano per il 2019 tassi più che dimezzati (1,3% a livello nazionale). La redditività netta, dopo il picco del 2017 (11,7% in termini di Roe), è scesa nei due anni successivi, perdendo sette decimi nel 2018 (11%) e 1,7 punti nel 2019 (9,3%). La congiuntura più debole non ha tuttavia intaccato il processo di rafforzamento dei fondamentali finanziari delle Pmi, che ormai prosegue da molti anni e che riguarda tutta l'Italia.

La maggiore solidità finanziaria acquisita in precedenza non sarà però sufficiente a reggere l'urto del Covid-19, uno shock mai avvenuto prima per le Pmi italiane, che potrebbe trasformarsi in una recessione lunga e con conseguenze sociali difficilmente sostenibili, nel caso di un sensibile aumento dei fallimenti e della perdita netta di capacità produttiva.

In base al modello predittivo di Cerved, si calcola che le Pmi italiane contrarranno il fatturato del 12,8% nel 2020, con un rimbalzo nel 2021 dell'11,2%, insufficiente per ritornare ai livelli del 2019. Nel complesso, questo si tradurrà in una perdita di 227 miliardi di fatturato nel biennio 2020-21 rispetto a uno scenario tendenziale di lenta crescita delle vendite. Nell'ipotesi pessimistica, in caso di nuove ondate del Covid-19, il calo dei ricavi è stimato a -18,1% per l'anno in corso (+16,5% nel 2021), con minori ricavi che sfioreranno i 300 miliardi di euro per le Pmi analizzate nel biennio di previsione. Gli impatti sulla redditività delle Pmi si stimano molto pesanti nel 2020 (-40% dei margini lordi rispetto al 2019).

liv

 

(END) Dow Jones Newswires

July 22, 2020 05:34 ET (09:34 GMT)

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