Pmi: Confindustria-Cerved, da covid impatto senza precedenti
22 Luglio 2020 - 11:49AM
MF Dow Jones (Italiano)
La lenta ripresa delle Pmi italiane aveva esaurito la spinta già
prima dell'epidemia di coronavirus. Nel 2019 la natalità è tornata
a calare, il numero di Pmi fallite è risultato di nuovo in aumento
e i tassi di crescita dei ricavi si sono più che dimezzati. Su
queste tendenze si è innestata l'emergenza sanitaria da Covid-19,
che avrà un impatto senza precedenti sui conti delle Pmi, sulla
liquidità e sul grado di rischio economico-finanziario.
Questa la fotografia scattata dal nuovo Rapporto Regionale Pmi
2020, realizzato da Confindustria e Cerved, in collaborazione con
Srm-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. L'oggetto dell'analisi è
lo stato di salute di 156 mila società italiane che, impiegando tra
10 e 249 addetti, rientrano nella definizione europea di piccola e
media impresa e costituiscono l'ossatura dell'economia
italiana.
Il Rapporto indica una frenata delle Pmi ancora prima del Covid.
I dati di consuntivo mostrano infatti che già nel 2018 la ripresa
delle Pmi, in corso dal 2013, aveva perso slancio in tutto il
Paese. Il fatturato è cresciuto del 4,1% in termini nominali (dal
4,4% dell'anno precedente), con le stime per i bilanci che indicano
per il 2019 tassi più che dimezzati (1,3% a livello nazionale). La
redditività netta, dopo il picco del 2017 (11,7% in termini di
Roe), è scesa nei due anni successivi, perdendo sette decimi nel
2018 (11%) e 1,7 punti nel 2019 (9,3%). La congiuntura più debole
non ha tuttavia intaccato il processo di rafforzamento dei
fondamentali finanziari delle Pmi, che ormai prosegue da molti anni
e che riguarda tutta l'Italia.
La maggiore solidità finanziaria acquisita in precedenza non
sarà però sufficiente a reggere l'urto del Covid-19, uno shock mai
avvenuto prima per le Pmi italiane, che potrebbe trasformarsi in
una recessione lunga e con conseguenze sociali difficilmente
sostenibili, nel caso di un sensibile aumento dei fallimenti e
della perdita netta di capacità produttiva.
In base al modello predittivo di Cerved, si calcola che le Pmi
italiane contrarranno il fatturato del 12,8% nel 2020, con un
rimbalzo nel 2021 dell'11,2%, insufficiente per ritornare ai
livelli del 2019. Nel complesso, questo si tradurrà in una perdita
di 227 miliardi di fatturato nel biennio 2020-21 rispetto a uno
scenario tendenziale di lenta crescita delle vendite. Nell'ipotesi
pessimistica, in caso di nuove ondate del Covid-19, il calo dei
ricavi è stimato a -18,1% per l'anno in corso (+16,5% nel 2021),
con minori ricavi che sfioreranno i 300 miliardi di euro per le Pmi
analizzate nel biennio di previsione. Gli impatti sulla redditività
delle Pmi si stimano molto pesanti nel 2020 (-40% dei margini lordi
rispetto al 2019).
liv
(END) Dow Jones Newswires
July 22, 2020 05:34 ET (09:34 GMT)
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