Pnrr: Ferrari (Webuild), accelerare condizioni per le infrastrutture chiave
04 Ottobre 2021 - 5:55PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Dobbiamo avere consapevolezza che le leggi non bastano per
accelerare sui temi della sicurezza sul lavoro e sulla necessità di
avere un piano per la sicurezza delle infrastrutture per il Paese,
servono una nuova cultura e investimenti mirati a livello pubblico
e privato nelle aziende. Gli investimenti in infrastrutture
previsti dal Pnrr e le risorse collegate possono offrire un
collante per la ripresa economica, generando occupazione e valore
per i territori, ma devono avere come obiettivo primario la
sicurezza delle persone nelle fasi di costruzione e di utilizzo
delle opere".
È quanto dichiarato da Massimo Ferrari, General Manager
Corporate and Finance di Webuild, intervenendo al convegno "Next
Generation Italia, la ripresa e le opportunità per i territori",
organizzato da Class Editori - CNBC, occasione di confronto tra
imprenditori, istituzioni, economisti e professionisti, sui
principali capitoli di impegno previsti dal PNRR e le sue ricadute
sul territorio.
"Bene l'accelerazione del Governo per la realizzazione di nuove
opere e la manutenzione di quelle esistenti, ma servono decisioni
strutturali e risposte coordinate per ridurre i tempi di attuazione
delle opere spesso bloccate da una normativa complessa che rende
difficile l'operatività per le imprese capofila e per la filiera.
Serve intervenire sulla liquidità delle imprese e rivedere il
sistema delle garanzie, ma anche correggere i meccanismi di
revisione dei prezzi, per garantire un'azione di contrasto al
crescente incremento dei costi delle materie prime".
"La pandemia ha fatto emergere in maniera dirompente i problemi
endemici del nostro settore, spesso legati ad una burocrazia
costosa e frenante", ha aggiunto Ferrari. "L'esperienza del nuovo
Ponte San Giorgio ha positivamente dimostrato che questi ostacoli
possono essere superati. Il Modello Genova ci ha permesso di
completare una grande opera, sostenibile e all'avanguardia, in
tempi coerenti con gli obiettivi dell'opera stessa. Un modello
virtuoso che stiamo replicando anche su altri importanti progetti,
che dimostra che la coesione di intenti tra pubblico e privato può
essere la chiave del successo".
"Sicuramente al Sud il Pnrr potrà avere maggiore impatto,
essendo un'area in cui sono stati effettuati limitati investimenti
infrastrutturali negli ultimi decenni. Ma le opportunità di
crescita economica e di lavoro che ne deriveranno avranno effetti
su scala nazionale", ha continuato Ferrari. "Oggi l'impegno di
Webuild al Sud è molto forte: sono 10 i cantieri già aperti e altri
5 stanno per diventare operativi. Parliamo di 11.000 persone
coinvolte, tra lavoratori diretti e indiretti e indotto, e di 1.700
imprese fornitrici a cui sono stati affidati contratti complessivi
per un valore di 950 milioni di euro. In generale, per la
realizzazione delle opere incluse nel Pnrr si stima un fabbisogno
di personale di circa 100 mila unità, di cui 26 mila figure
professionali specializzate, spesso difficili da reperire sul
mercato".
"Il tema delle risorse umane sarà elemento chiave per
l'attuazione dei programmi", ha aggiunto Ferrari. "Come Webuild
stiamo studiando dei meccanismi per metterci al servizio del Paese
anche con attività di formazione, sia per le figure professionali
che servono nei cantieri, sia per la Pubblicazione Amministrazione,
laddove necessario, mettendo a disposizione il know-how dei nostri
manager. Noi vogliamo esserci per favorire questa formazione e
stiamo anche lavorando a programmi di borse di studio per giovani
ingegneri e a progetti di ricerca con le Università".
com/cce
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October 04, 2021 11:40 ET (15:40 GMT)
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