Il Cda di Prima Industrie si è riunito oggi per approvare il Piano Industriale del gruppo per il triennio 2021-2023.

Il Piano ipotizza un significativo recupero dei mercati di riferimento a partire da metà 2021 e l'inizio di un nuovo ciclo positivo pluriennale negli anni successivi.

In particolare, spiega una nota, si prevede una crescita forte del mercato cinese e dell'area Apac in generale, con Americas ed Emea in miglioramento a ritmi più contenuti (con possibili accelerazioni derivanti da interventi di sostegno pubblici quali Next Generation EU e Transizione 4.0).

Per settori di riferimento, Aerospace e Automotive previsti ancora critici nel periodo, anche se in recupero rispetto al 2020 grazie all'impulso di Space Economy e di E-Mobility.

In forte recupero, invece, i settori legati ai macro-trends di Urbanizzazione, Infrastrutture, Connettività e Green Economy.

In particolare si punta a una crescita organica dei ricavi a oltre 500 mln di euro, a un significativo miglioramento della marginalità con un Ebitda al 13% circa nel 2023 e a una posizione finanziaria netta positiva a fine piano (escluso l'impatto dell'Ifrs 16).

Per raggiungere gli obiettivi previsti nel piano Prima Industrie adotterà un nuovo modello organizzativo che prevede oltre a delle funzioni di staff centrali, quattro Business Unit con una forte connotazione tecnologica e regionale, che permetterà di meglio focalizzare le attività verso le rispettive aree di business. Ciò implica una semplificazione della struttura e una maggiore decentralizzazione delle attività, che sarà raggiunta grazie allo sviluppo delle competenze tecniche locali e all'introduzione di strumenti di digitalizzazione.

Si rammenta che il Piano non include operazioni di M&A, in particolare l'esercizio della call option su una quota di controllo della società Lead Laser in Cina, oggi partecipata al 19% dalla Prima Power Suzhou. La tempistica di esercizio della call è stata spostata al 2022, stanti le restrizioni negli spostamenti legate alla pandemia in corso.

E' atteso altresì un rafforzamento della struttura patrimoniale del gruppo, anche grazie alla prevista generazione di cassa, che contribuirà a finanziare il piano di investimenti e permetterà di pianificare una adeguata remunerazione per gli azionisti.

Infine, ma non per questo meno importante, il Piano prevede un crescente impegno verso la sostenibilità e la CSR, in particolare con macchine e stabilimenti sempre più environment friendly e un'attenzione particolare al tema delle risorse umane (diversità, formazione) che rappresentano un asset fondamentale per il futuro del gruppo.

com/cce

MF-DJ NEWS

0215:57 mar 2021

 

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