Prysmian: Battista, campagna acquisti in Usa e Cina (CorSera)
15 Febbraio 2021 - 10:04AM
MF Dow Jones (Italiano)
La campagna acquisti di Prysmian sarà in due continenti: "negli
Stati Uniti, oppure in Asia".
Lo annuncia Valerio Battista, alla guida di Prysmian dalla
fondazione del Gruppo, in un'intervista a L'Economia del Corriere
della Sera, aggiungendo che la
"Oggi in Nordamerica siamo, come dimensioni assolute i numeri 2,
quasi al livello del leader che è South Wire. Che è più grossa di
noi, ma fa soprattutto building wire, cavi per l'edilizia, meno
remunerativi. Con l'acquisizione di General Cable il Nordamerica è
diventata la seconda macro regione del gruppo e la prima in termini
di risultati, davanti all'Europa che pure è un pochino più grande"
. "Ho promesso al mio team, che mi chiedeva quando avremo fatto uno
stabilimento per i cavi sottomarini negli Stati Uniti, che lo
avremo fatto quando cambiava l'amministrazione e la prima off-shore
windfarm su grande scala sarà funzionante. Dobbiamo ancora prendere
decisioni operative, ma credo che, tempo cinque anni, saremo negli
Stati Uniti. Siamo già impegnati in un progetto importante in
Massachussetts, ma era un progetto on hold. Ora sono convinto che
nei prossimi mesi si sbloccherà. Per ora, lì utilizzeremo i nostri
cavi prodotti in Finlandia, in uno stabilimento che sarà a zero
emissioni di Co2".
"Il 2021 lo vedo ancora come un anno di sofferenza parziale
perché vedo che la tendenza del 1* trimestre è molto simile al 1*
trimestre dell'anno scorso. Però con un lieve progressivo
miglioramento. Spero che nella seconda parte dell'anno si possa
vedere un po' di ripresa. Quando arriverà il vaccino su larga scala
dovrebbe arrivare anche la percezione della sicurezza, con effetti
positivi sul business. In questo senso le rinnovabili e i criteri
Esg dovrebbero beneficiarne", spiega.
L'assemblea di Prysmian il 28 aprile rinnoverà il board e "io
comincio ad avere 64 anni e ho il dovere di costruire
progressivamente chi porterà avanti la società nei prossimi venti
anni. Lascerò un po' di deleghe, quelle più operative, a Massimo
Battaini, attuale ex ceo di Prysmian Usa, nonché componente del cda
che rientrando, dopo aver chiuso l'integrazione con General Cable,
viene a prendere una posizione da chief operating officer con
responsabilità su una parte del business. Io mi occuperò più della
strategia e gli aspetti di lungo respirò e lascerò il day by day a
Battaini", annuncia.
"Il nostro consiglio di amministrazione sta andando verso
cambiamenti abbastanza profondi, fermo restando che il management
tendenzialmente non cambia, né il presidente, né l'amministratore
delegato, sempre che mi rieleggano. Sarà un board con il 75% di
componenti indipendenti. Non credo nessun altro possa dirlo in
Italia. Io ho spinto perché entrino nel board ex direttori generali
o amministratori delegati di altre aziende. Persone che hanno a che
fare con la gestione di una azienda a 360 gradi. Non degli
specialisti. Perché gli specialisti portano la specialità
settoriale, mentre chi ha guidato una azienda può intervenire e
supportare Prysmian in tutte le sue necessità. È per questo che io
non ho mai voluto nel board, salvo rarissimi casi, né professori né
avvocati. E questo perché portano la discussione all'interno del
board troppo su temi specifici, di loro competenza. Qui invece
abbiamo bisogno di personaggi di alto livello, con esperienza, che
abbiano gestito aziende. Ed è quello che i candidati della nuova
lista rappresentano", assicura.
Sull'andamento del titolo in Borsa Battista è "convinto che ci
sia upside e che torneremo a 30 euro".
pev
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February 15, 2021 03:49 ET (08:49 GMT)
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