Prysmian: utile netto 9 mesi a 140 mln (271 mln 9 mesi 19)
29 Ottobre 2020 - 03:33PM
MF Dow Jones (Italiano)
Prysmian chiude i 9 mesi con un utile netto di 140 milioni euro,
in calo rispetto ai 271 milioni nei primi nove mesi del 2019.
I Ricavi di Gruppo, spiega una nota, sono ammontati a 7.488
milioni con una variazione organica del -9,4% (escludendo il
segmento Projects), confermando la resilienza del Gruppo in un
contesto macroeconomico e di mercato reso difficile dalla pandemia
Covid-19. L'Ebitda Adjusted si attesta a 647 milioni (773 milioni
nei primi nove mesi del 2019), dato che riflette la diminuzione
delle vendite. L'Ebitda ammonta a 601 milioni (711 milioni nei
primi nove mesi 2019), includendo oneri netti legati a
riorganizzazioni aziendali, oneri netti non ricorrenti e altri
oneri netti non operativi pari a 46 milioni (62 milioni nei primi
nove mesi 2019). Il Risultato Operativo è stato pari a 294 milioni
(479 milioni nei primi nove mesi del 2019), anche per effetto della
svalutazione parziale degli asset nella regione Sud Europa per 43
milioni.
L'Indebitamento Finanziario Netto è sceso a 2.669 milioni al 30
settembre 2020 (3.027 milioni al 30 settembre 2019; 2.140 milioni
al 31 dicembre 2019). L'azione di deleverage è stata
particolarmente supportata dalla capacità di generazione di cassa
dell'azienda con il Free Cash Flow dei 12 mesi settembre 2019 -
settembre 2020 a 617 milioni.
"I risultati dei primi nove mesi 2020 confermano la resilienza
del Gruppo Prysmian di fronte agli effetti fortemente negativi
della pandemia Covid-19", commenta l'Amministratore Delegato
Valerio Battista. "In particolare, si evidenzia il recupero del
trend organico dei ricavi nel terzo trimestre, pressoché in tutte
le aree di Business ma in misura particolare nell'Energy. A livello
di redditività i risultati mostrano resilienza ancora più forte,
con margini stabili anche nel raffronto nove mesi 2020 su nove mesi
2019 e in miglioramento nel terzo trimestre. A contribuire alla
tenuta del business e alla solidità patrimoniale dell'azienda, è
stata anche l'integrazione con General Cable che consideriamo
completata e che ha dato vita a un Gruppo con una più equilibrata
presenza geografica e un portafoglio prodotti integrato, con
sinergie generate pari 175 milioni di euro. La situazione permane
critica in tutte le aree geografiche, ma sulla scorta dei risultati
al 30 settembre, possiamo confermare con fiducia gli obiettivi per
l'intero esercizio aggiornati in seguito all'insorgere della
pandemia".
Gli impatti straordinari della pandemia Covid-19 hanno inciso
anche sui risultati del Gruppo Prysmian, inizialmente in Cina, dove
le attività produttive e la domanda di mercato sono state
pesantemente influenzate per l'intero primo trimestre, per poi
recuperare a partire dal secondo trimestre. A partire dalla metà di
marzo, l'impatto si è esteso anche nelle altre aree geografiche
coinvolte dalla pandemia (Europa, Middle East, Nord e Sud America),
soprattutto nei business connessi al settore delle costruzioni (es.
Trade & Installers) e con rilevanti attività di installazione.
Nel corso del terzo trimestre si è assistito a una progressiva
ripresa delle attività nella maggior parte dei paesi, sebbene i
livelli rimangano inferiori a quelli dell'anno precedente. Tale
ripresa, accompagnata da una gestione tempestiva dei costi e da una
flessibile supply chain, hanno consentito al management di
proteggere i risultati del Gruppo e di riportare una marginalità
consolidata di Gruppo in linea con quella dell'anno precedente.
Rimangono confermati per il Gruppo Prysmian i driver di crescita
di lungo periodo legati principalmente alla transizione energetica
verso le fonti rinnovabili, al rafforzamento delle reti di
telecomunicazione (digitalizzazione) e al processo di
elettrificazione. Il Gruppo può inoltre contare su una ampia
diversificazione di business e aree geografiche, una solida
struttura patrimoniale, una supply chain efficiente e flessibile e
un'organizzazione snella, tutti fattori che stanno permettendo di
fronteggiare l'emergenza con fiducia.
Il Gruppo conferma con fiducia la guidance 2020 precedentemente
comunicata al mercato in data 30 luglio. Nell'esercizio 2020, in
assenza di rilevanti cambiamenti nell'evoluzione dell'emergenza
sanitaria e di conseguenti ulteriori discontinuità e rallentamenti
nelle attività economiche globali, il Gruppo prevede di realizzare
un Ebitda Adjusted compreso nell'intervallo 800 - 850 milioni e di
generare flussi di cassa compresi nell'intervallo 200 - 300 milioni
(free cash flow prima di acquisizioni e dismissioni e dei
dividendi). Tali previsioni si basano sul corrente perimetro di
business della Società, assumono tassi di cambio in linea con la
media dell'esercizio 2019 e non includono impatti sul flusso di
cassa relativi alle sentenze antitrust e ai relativi casi di
follow-on.
com/lab
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2915:15 ott 2020
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October 29, 2020 10:18 ET (14:18 GMT)
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