Sabaf: utile netto 1* trim. a 1,5 mln (-26,9% a/a)
12 Maggio 2020 - 2:21PM
MF Dow Jones (Italiano)
Nel primo trimestre dell'anno il gruppo Sabaf ha realizzato un
utile netto di 1,5 milioni di euro, inferiore del 26,9% rispetto ai
2,1 milioni di euro del primo trimestre 2019.
Dopo un avvio d'anno positivo, con vendite in crescita di circa
il 30% nei primi due mesi, la rapida diffusione della pandemia ha
impattato l'attività di Sabaf a partire dalla seconda metà di
marzo, rendendo necessaria la sospensione della produzione negli
stabilimenti italiani. Il gruppo Sabaf ha immediatamente attivato i
protocolli di sicurezza e limitato il periodo di fermo produttivo a
sole 3 settimane (dal 16 marzo al 3 aprile).
Nel primo trimestre 2020 i ricavi sono stati pari a 43,9 milioni
di euro, superiori del 16,5% rispetto ai 37,6 milioni di euro del
primo trimestre del 2019 (-3,2% a parità di area di
consolidamento). Cina e mercati europei sono state le aree che più
hanno risentito sul fronte delle vendite.
L'Ebitda del periodo è stato di 7,7 milioni di euro, pari al
17,5% dei ricavi e superiore del 16,2% rispetto ai 6,6 milioni di
euro (17,6% delle vendite) del primo trimestre 2019. Dopo avere
rilevato ammortamenti per 4,4 milioni di euro (3,1 milioni di euro
nel primo trimestre 2019), il reddito operativo (Ebit) è stato di
3,4 milioni di euro, corrispondente al 7,7% del fatturato,
superiore dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2019 (8,9%
del fatturato). Nel trimestre il gruppo ha contabilizzato
differenze cambio negative per 0,8 milioni di euro (0,4 milioni di
euro nel primo trimestre 2019), a seguito del deprezzamento della
lira turca nei confronti dell'euro.
Al 31 marzo 2020 l'incidenza del capitale circolante netto sui
ricavi è del 32%, rispetto al 38% del 31 marzo 2019 e al 29% del 31
dicembre 2019. L'incremento del capitale circolante del primo
trimestre 2020 (55,7 milioni di euro, rispetto ai 49,7 milioni di
euro di fine 2019) riflette l'aumento dei crediti commerciali, a
seguito delle maggiori vendite del periodo rispetto alla fine del
2019. La gestione del capitale circolante è strettamente
monitorata: i giorni medi di incasso hanno subito un incremento non
significativo e le rimanenze di magazzino si mantengono su livelli
fisiologici, dopo i recenti interventi che hanno consentito di
ottimizzare la gestione logistica. Nei confronti dei fornitori il
Gruppo Sabaf si è impegnato a rispettare rigorosamente i termini di
pagamento precedentemente concordati.
Nel trimestre sono stati investiti 3,3 milioni di euro (1,6
milioni di euro nel primo trimestre 2019 e 12 milioni di euro
nell'intero esercizio 2019) che sono principalmente destinati ai
nuovi progetti globali in avviamento con alcuni grandi clienti.
Allo stato, il Gruppo reputa che la strategia volta al
rafforzamento della presenza internazionale rimane valida e non ha
pertanto ritenuto opportuno rivedere il piano degli investimenti
organici pianificati per l'anno in corso, benché alcuni
investimenti subiranno ritardi a causa delle attuali restrizioni
alla mobilità.
Al 31 marzo 2020 l'indebitamento finanziario netto è di 60,5
milioni di euro (55,1 milioni di euro al 31 dicembre 2019), di cui
10,4 milioni di euro relativi alla valorizzazione delle opzioni put
concesse a favore dei soci di minoranza. La situazione finanziaria
permane assolutamente solida e il Gruppo dispone di ampie linee di
credito a breve termine non utilizzate. L'assemblea degli azionisti
dello scorso 4 maggio ha approvato la proposta del Cda di
destinare, in via del tutto prudenziale, l'utile 2019 interamente a
riserva.
In molti dei principali mercati i livelli della domanda e della
produzione sono stati fortemente impattati dalle restrizioni
imposte dalle autorità locali, causando il rinvio o la
cancellazione di ordini da parte dei clienti. In aprile le vendite
sono diminuite del 18% (30% a parità di area di consolidamento),
mentre già da maggio è atteso un parziale recupero. Sulla base
delle informazioni attualmente disponibili il gruppo ritiene di
potere concludere il primo semestre con vendite comprese tra 78 e
82 milioni di euro (in crescita del 4% - 9% rispetto al primo
semestre 2019).
Per la rimanente parte dell'anno la visibilità è ancora
estremamente limitata. In assenza di eventi che determinino
ulteriori impatti durevoli sui consumi nei principali mercati di
destinazione, il gruppo si aspetta una graduale ripresa, con
vendite nel secondo semestre superiori o, nello scenario peggiore,
in linea con quelle del primo semestre.
com/cce
(END) Dow Jones Newswires
May 12, 2020 08:06 ET (12:06 GMT)
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