Sabaf chiude il 2019 con un utile netto pari a 9,9 milioni di euro (6,4% delle vendite) ed è inferiore del 36,5% rispetto ai 15,6 milioni di euro del 2018. Il risultato netto del 2019 è inferiore di 0,4 milioni di euro rispetto ai 10,3 milioni di euro comunicati in sede di approvazione del resoconto intermedio di gestione del quarto trimestre 2019, a seguito della puntuale determinazione delle imposte sul reddito.

I ricavi di vendita, spiega una nota, pari a 155,9 milioni di euro, superiori del 3,5% , l'Ebitda e' di 27 milioni (30 milioni in 2018), l'Ebit e' di 11,9 milioni (16,4 mln in 2018). Il il free cash flow1, che ha beneficiato della riduzione del capitale circolante netto per 16,3 milioni di euro, è stato positivo per 28,9 milioni di euro (14,3 milioni di euro nel 2018). Al 31 dicembre 2019 l'indebitamento finanziario netto era pari a 55,1 milioni di euro, contro i 53,5 milioni di euro del 31 dicembre 2018, mentre il patrimonio netto ammontava a 121,1 milioni di euro (119,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018.

Il Consiglio di Amministrazione, preso atto del significativo cambiamento dello scenario economico globale avvenuto a seguito del dilagare della pandemia da coronavirus, ritiene opportuno, in via del tutto prudenziale, proporre alla prossima Assemblea degli azionisti di destinare l'utile dell'esercizio 2019 della Capogruppo Sabaf S.p.A. interamente alla riserva straordinaria. La distribuzione di un dividendo sugli utili 2019 sarà riesaminata quando l'attuale situazione legata al coronavirus sarà superata.

Sulla base delle trattative concluse con i principali clienti, il Gruppo aveva elaborato un budget che prevedeva vendite pari a 185 milioni di euro (+19% sul 2019) e una redditività operativa lorda in netto miglioramento rispetto al 2019. L'andamento degli ordini e della produzione del primo trimestre del 2020 stava confermando una forte ripresa del livello di attività, a ritmi anche superiori rispetto alle ipotesi di budget.

La rapida diffusione dell'epidemia da coronavirus sta impattando aree in cui Sabaf ha importanti unità produttive (Lombardia). Il management ha istituito una task force dedicata che monitora costantemente l'evolversi della situazione e opera per gestirne gli effetti. Sono state adottate numerose misure per prevenire e contrastare la possibilità di contagio e gli stabilimenti di Ospitaletto (Brescia) e di Bareggio (Milano), che rappresentano circa il 60% della produzione totale del Gruppo, hanno sospeso la produzione a partire dal 16 marzo. A seguito dei provvedimenti legislativi adottati, anche gli altri stabilimenti italiani hanno interrotto l'attività da ieri, 23 marzo. Alla data odierna, negli stabilimenti esteri (Turchia, Brasile, Polonia e Cina) l'attività produttiva procede a pieno ritmo.

Allo stato attuale gli elementi di incertezza sulla diffusione dell'epidemia a livello mondiale e sull'efficacia delle misure di contrasto adottate nei vari Paesi sono tali da non permettere di quantificare gli effetti sull'attività del Gruppo e sui mercati di sbocco e non consentono al momento di confermare le precedenti stime per il 2020. In occasione della pubblicazione del resoconto intermedio di gestione del primo trimestre 2020, prevista per il prossimo 11 maggio, Sabaf fornirà indicazioni aggiornate sull'andamento del business e sulle previsioni per il 2020.

com/lab

MF-DJ NEWS

2414:39 mar 2020

 

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