Saras: perdita comparable 9 mesi di 109,7 mln (-111,1 mln 9 mesi 20)
10 Novembre 2021 - 2:28PM
MF Dow Jones (Italiano)
Saras chiude i 9 mesi con una perdita netta comparable di Gruppo
di 109,7 milioni euro (-111,1 mln nei 9 mesi del 2020). Nel terzo
trimestre la perdita e' stata di 38,8 milioni (-69,6 milioni nel 3*
trim 2020).
L'Ebitda reported di Gruppo, spiega una nota, e' pari a 4,8
milioni nel terzo trimestre (36,3 milioni di Euro nello stesso
trimestre del 2020), per effetto di un rialzo delle quotazioni
petrolifere meno marcato rispetto a quello registrato nello stesso
trimestre dell'anno precedente, a seguito del crollo delle
quotazioni generato dell'emergenza pandemica. L'Ebitda reported e'
pari a 113,5 milioni nei 9 mesi (-78,1 milioni di Euro nei primi
nove mesi del 2020), grazie all'effetto positivo del rialzo
complessivo delle quotazioni petrolifere nei primi nove mesi del
2021 riflesso nella valorizzazione delle scorte. Il Risultato netto
reported di Gruppo e' negativo per 35,4 milioni nel terzo trimestre
(positivo per 6,7 milioni nel terzo trimestre del 2020) e negativo
per 34,9 milioni nei 9 mesi (negativo per 174 mln in 2020).
L'Ebitda comparable di Gruppo e' pari a 2,3 milioni nel 3*
trimestre (-61,5 milioni di Euro nel terzo trimestre del 2020), per
l'effetto combinato di un significativo miglioramento dei margini
di raffinazione controbilanciato da minori lavorazioni della
raffineria nel trimestre e dall'aumento dei costi variabili
energetici. Nei 9 mesi l'Ebitda comparable è stato pari a 10,6
milioni.
La posizione Finanziaria Netta al 30 settembre 2021 ante effetto
IFRS 16 e' negativa per 503 milioni e negativa per 547 milioni post
effetto IFRS 16 (negativa per 545 milioni di Euro al 31 dicembre
2020), in linea rispetto al 31 dicembre 2020 (negativa per 505
milioni di Euro al 31 dicembre 2020).
Il Presidente Massimo Moratti, ha commentato: "il terzo
trimestre ha mostrato un recupero importante dei margini
petroliferi, in particolare con riferimento ai distillati medi, che
erano rimasti finora penalizzati dagli alti livelli delle scorte
globali. A partire dall'inizio dell'estate invece c'è stata una
sensibile ripresa della domanda che ha fatto migliorare
significativamente i crack del diesel, al tempo stesso si sta
verificando una graduale, se pur lenta, ripresa del traffico aereo
su scala internazionale. Le prospettive positive sono state
parzialmente offuscate dall'impennata nei prezzi del gas, non
abbiamo un'esposizione diretta a questa materia prima non presente
in Sardegna; tuttavia, questo rialzo senza precedenti si è riflesso
nei prezzi dell'elettricità di cui siamo consumatori che ha inciso
negativamente sui risultati dell'ultimo trimestre. Nonostante
questi sovraccosti - che ci auguriamo possano rientrare come
previsto già nei primi mesi del 2022 - siamo fiduciosi di poter
conseguire nel quarto trimestre risultati in sensibile
miglioramento, cogliendo a pieno le opportunità di un mercato
petrolifero che vediamo positivo".
Secondo il management, guardando all'ultimo trimestre, e ai
valori attuali dei margini dei principali prodotti raffinati
(diesel e benzina), pur a fronte degli elevati valori del brent, è
ragionevole attendersi margini di raffinazione in progressivo
consolidamento con possibili miglioramenti derivanti da un aumento
del traffico aereo nel caso dei distillati medi. Tale scenario
rimane soggetto a variabili determinanti quali un aumento
dell'offerta sul mercato dei grezzi, il rischio di nuove
restrizioni legate alla pandemia, e lo stato globale dell'economia.
In particolare si evidenzia come l'impennata dei costi energetici
potrebbe compensare il beneficio derivante dal consolidamento dei
margini di raffinazione, con prezzi dell'energia elettrica e delle
emissioni CO2 significativamente superiori alle medie storiche. Il
costo dell'energia elettrica in Italia (Prezzo Unico Nazionale PUN)
ha infatti registrato nel mese di settembre 2021 un prezzo medio
superiore ai 158 euro MWh, più che triplicato rispetto alla media
registrata nel periodo 2015-2010, pari a ca. 50 euro/MW/h.
L'andamento più recente ha evidenziato un ulteriore apprezzamento
con valori del PUN che hanno superato i 200euro/MWh nel mese di
ottobre e si attestano alla data corrente a ca. 170 euro/MWh.
In questo contesto, per quanto concerne il segmento Industrial
& Marketing, l'obiettivo del Management è quello di proseguire
gli sforzi intrapresi per il contenimento dei costi e degli
investimenti; iniziativa che verrà modulata in funzione
dell'evoluzione del contesto macroeconomico e delle eventuali
opportunità operative e commerciali che dovessero presentarsi. A
tal proposito, si segnala che la Società ha scelto di prolungare,
sebbene in forma ridotta, il ricorso alla cassa integrazione sino
alla fine del 2021. Inoltre, permane invariato il focus sulla
ottimale gestione operative degli impianti e sulla massimizzazione
delle opportunità commerciali sebbene quest'ultime siano, come
evidenziato dai risultati del terzo trimestre, caratterizzate da un
contesto di mercato più sfidante rispetto a quanto registrato nel
2020.
Dal punto di vista dello scenario, si conferma l'aspettativa di
un quarto trimestre caratterizzato da una maggiore marginalità,
tuttavia rispetto a quanto precedentemente ipotizzato si rivedono a
rialzo le stime sui principali driver dei costi energetici (i.e.
tariffa energia elettrica e costo CO2) con un impatto sulla
marginalità di Saras e sul premio rispetto al margine EMC Benchmark
(si ricordi che nel margine EMC differentemente da quanto avviene
per la Saras i costi energetici relativi ad energia elettrica e CO2
non hanno un impatto).
Pertanto, il Gruppo Saras, alla luce dei risultati realizzati
nel primo semestre e dei maggiori costi energetici attesi nel
quarto trimestre rispetto alle precedenti previsioni, stima di
conseguire un premio medio annuo al di sopra del margine EMC
Benchmark, pari a +4,3 ÷ 4,5 usd/bl, incluso il risultato del
canale Marketing pari a ca. +0,5 usd/bl (rispetto alla precedente
guidance di un premio annuo pari a 4,7 ÷ 5,2usd/bl, di cui
0,4usd/bl il contributo al premio del canale Marketing). Per quanto
riguarda infine il segmento Renewables, con il completamento
dell'acquisizione di due parchi eolici situati a Macchiareddu,
Cagliari (Sardegna) e delle attività di reblading nel terzo
trimestre, ci si attende nel quarto trimestre di poter cogliere il
beneficio derivante dai maggiori prezzi di vendita dell'energia.
Proseguono inoltre le attività autorizzative per lo 9 sviluppo di
nuovi impianti greenfield e la valutazione delle migliori opzioni,
tra cui anche l'opportunità di nuove partnership con l'obiettivo di
creare valore sostenibile nel lungo periodo.
Infine, in merito all'andamento atteso della Posizione
Finanziaria Netta, nella restante parte del 2021 ci si attende un
livello di indebitamento non superiore a quello di fine 2020,
grazie al miglioramento della cassa generata dalla gestione
caratteristica (per effetto delle migliori condizioni di mercato
attese) ed al proseguimento delle iniziative di contenimento dei
costi e di ottimizzazione degli investimenti.
MF-DJ NEWS
1014:13 nov 2021
(END) Dow Jones Newswires
November 10, 2021 08:13 ET (13:13 GMT)
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