Sky: la pay tv perde clienti, arrivano tagli (MF)
18 Settembre 2020 - 09:16AM
MF Dow Jones (Italiano)
L'assenza forzata dello sport in primavera e in estate ha
inevitabilmente avuto un impatto sul business di Sky Italia. La pay
tv satellitare controllata da Comcast - ha staccato un assegno da
30 miliardi di sterline per conquistarla -, secondo indiscrezioni
di mercato raccolte da MF-Milano Finanza, oggi conta su una base
clienti di 4,6 milioni di clienti, rispetto ai 5 milioni del
periodo pre-Covid19.
Un calo fisiologico, forse atteso, dall'azienda guidata dall'ad
Maximo Ibarra (confermato nella lista del cda di Mediobanca in
vista del rinnovo degli organi sociali della merchant bank) che per
questa ragione ha bruscamente virato sul business della fibra
ottica (l'accordo con Open Fiber), non foss'altro per i lunghi
trascorsi nel settore tlc del manager ex Wind3 e Kpn. Va detto che
storicamente, secondo gli esperti del settore, Sky produce
marginalità e utili con un bacino d'utenza di 3,8-4 milioni di
clienti.
Ma del dato attuale quello che va sottolineato è il numero,
sempre crescente, degli abbonamenti per il digitale terrestre -
eredità di Mediaset Premium - saliti a 600mila nel corso degli
ultimi mesi. Anche se va sottolineato che questi contratti hanno in
genere un arpu (ricavo medio per utente) di 27 euro.: un dato
inferiore all'arpu medio dei contratti satellitari, visto che Sky
Italia viaggiava tipicamente su un ricavo medio di 41-42 euro per
cliente.
Contestualmente, però, bisogna registrare che si stanno
incrementando, in maniera importante, gli utenti che si sono
abbonati all'offerta telefonica in fibra ottica: pare che il dato
sia superiore alle previsioni iniziali. E' forse per questo che
Comcast ha deciso, per ora per il solo mercato anglosassone, di
lavorare all'ampliamento dell'offerta tlc dal residenziale alla
clientale business. Percorso, si dice, che a tendere, nell'arco di
alcuni anni, verrà intrapreso anche sul mercato italiano.
Così per bilanciare la sensibile diminuzione di abbonati, il
management di Sky, a partire dallo stesso Ibarra, sta lavorando
alla definizione di un piano di ristrutturazione e riorganizzazione
interna che prevede tagli e uscite a vari livelli. Secondo
indiscrezioni questa razionalizzazione potrebbe concretizzarsi a
partire dal mese di gennaio 2021. Al momento, come emerge nel
settore, Ibarra starebbe valutando il taglio di almeno 350
dipendenti, tra dirigenti, quadri, impiegati, personale
amministrativo e giornalisti, su un organico complessivo della pay
tv basata a Milano, nel quartiere generale di Rogoredo, che supere
la 4mila unità.
Dal punto di vista industriale poi, Sky sta valutando
l'eventuale ingresso nella società della rete unica alla quale
stanno lavorando Tim e Cdp. Mentre per quel che riguarda la parte
commerciale, l'attenzione è tutta per l'evoluzione del progetto
della media company della Serie A e la successiva asta dei diritti
tv per il periodo 2021-2024. E se la pay tv ha necessità di avere
le immagini del calcio (resta titolare dell'esclusiva per 7 dei 10
match per la stagione 2020-2021), è altrettanto vero che Ibarra ha
già fatto intendere che non intende fare offerte roboanti per
aggiudicarsi i diritti.
red/lde
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1809:00 set 2020
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September 18, 2020 03:01 ET (07:01 GMT)
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