L'intelligenza artificiale aiuterà le organizzazioni a ridurre le emissioni di gas serra del 16% nei prossimi 3-5 anni.

È quanto emerge da una nuova ricerca, dal titolo "Climate AI: How artificial intelligence can power your climate action strategy", condotta dal Capgemini Research Institute in partnership con right. based on science, startup attiva nella lotta al cambiamento climatico.

I casi d'uso abilitati dall'intelligenza artificiale (AI) contro il cambiamento climatico hanno il potenziale per supportare le organizzazioni a raggiungere fino al 45% dei loro obiettivi di riduzione delle emissioni (Economic Emission Intensity - EEI) delineati nell'Accordo di Parigi, spiega una nota.

Se da un lato l'AI offre molti casi d'uso di azioni sul clima, dall'altro la diffusione su larga scala di questa tecnologia si sta rivelando poco efficace, tanto che solo il 13% delle organizzazioni riesce a unire una vision sul clima con le competenze in ambito AI.

Due terzi (67%) delle organizzazioni hanno fissato obiettivi di business a lungo termine per affrontare il cambiamento climatico. L'AI può accelerare le azioni messe in campo dalle aziende per combattere il cambiamento climatico in tutti i settori e le catene del valore e la sua adozione è in aumento, dato che più della metà delle organizzazioni (53%) sta andando oltre la fase pilota.

I casi d'uso dell'AI includono il miglioramento dell'efficienza energetica, la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e l'ottimizzazione dei processi per favorire la produttività.

Degli 800 dirigenti intervistati, responsabili in ambito di sostenibilità e tecnologia in 400 organizzazioni del settore automobilistico, della produzione industriale e di processo, dell'energia e delle utility, dei prodotti di consumo e del retail, quasi la metà (48%) utilizza l'AI per attività finalizzate a combattere il cambiamento climatico e, di conseguenza, dal 2017 ha ridotto le emissioni di gas serra (GHG) del 12,9%, ha migliorato l'efficienza energetica del 10,9% e ha ridotto gli sprechi dell'11,7%.

Le organizzazioni possono aspettarsi di ridurre le emissioni di gas serra del 16% nei prossimi tre-cinque anni attraverso progetti per la lotta al cambiamento climatico basati sull'AI. In tutti i cinque settori considerati, la ricerca ha rilevato che i casi d'uso abilitati dall'AI possono soddisfare fino al 45% dei requisiti dell'Accordo di Parigi da qui al 2030. Il settore del consumer retail presenta il maggior potenziale di miglioramento, con una quota stimata del 45%, mentre dovrebbe attestarsi all'11% per quello wholesale

Le aziende europee presentano il maggior grado di adozione di soluzioni AI in progetti contro il cambiamento climatico: solo il 13% delle organizzazioni ha allineato la propria vision e strategia per la lotta al cambiamento climatico con le proprie competenze in ambito AI, un gruppo che Capgemini definisce Climate AI Champions. Due quinti di questi ultimi sono europei, seguiti dalle Americhe e dall'Asia-Pacifico.

Emerge, inoltre, un gap di competenze, in quanto l'84% dei dirigenti preferirebbe compensare (o controbilanciare) la propria impronta di carbonio piuttosto che utilizzare soluzioni tecnologiche per ridurla nel lungo periodo (16%).

com/lde

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MF-DJ NEWS

2019:03 nov 2020

 

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November 20, 2020 13:06 ET (18:06 GMT)

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