"Abbiamo avuto l'intuizione di disintermediare tutti i passaggi del pagamento tradizionale: negli ultimi anni la sfida delle fintech è stata proprio quella di eliminare ogni intermediazione. A fine mese addebitiamo le spese per la mobilità direttamente sul conto corrente del cliente, in 30 anni abbiamo conquistato la fiducia di oltre 7 milioni di persone".

Lo afferma in un'intervista al Sole 24 Ore Gabriele Benedetto, ceo di Telepass dal 2016, che si prepara alla nuova sfida di un mercato in rapida evoluzione alla guida di una società che ha cambiato recentemente l'azionariato con l'ingresso al 49% del fondo svizzero di private equity Partners Group accanto ad Atlantia.

"Telepass ha iniziato trenta anni fa offrendo un sistema di pagamento efficiente alle 26 concessionarie autostradali italiane. Oggi ne connettiamo 200 a livello europeo. Adesso punta a trasformarsi in una piattaforma integrata di mobilità aperta a tutti gli operatori del settore, a cui offriamo la nostra customer base integrata a un sistema di pagamento snello e intuitivo", spiega.

"Nel 2020 ci siamo aperti anche all'Rc auto con una nostra iniziativa: oltre alle offerte di altri partner assicurativi, proporremo, insieme a Munich Re, ai nostri clienti una polizza Telepass che attraverso algoritmi specifici cercherà di elaborare e profilare la tariffa più conveniente", annuncia.

"Nel 2020 abbiamo continuato a crescere in maniera robusta, registrando un saldo netto di quasi 200mila abbonamenti in più rispetto al 2019. Tuttavia non dobbiamo dimenticarci che siamo rimasti bloccati a casa per tre mesi, ma di fatto abbiamo verificato che le persone non rinunciano alla speranza di mobilità e quindi non abbandonano Telepass. Certo abbiamo sofferto sul numero di transazioni di mobilità a causa del calo generalizzato del traffico: circa 1miliardo di euro in meno, ma che incidono poco sul totale dei ricavi. L'utile netto, rispetto al 2019, registrerà una leggera contrazione a causa degli ammortamenti per gli investimenti in tecnologia che per noi sono strategici tanto che, per il prossimo triennio, abbiamo messo a piano ulteriori 100 milioni, dopo gli oltre 200 milioni degli ultimi 3 anni", prosegue.

L'ingresso del nuovo socio Partners Group "porta in dote un expertise mirata nel settore della mobilità a livello europeo, di fondamentale importanza per la crescita per via esterna, soprattutto pensando al nostro futuro che necessita di investimenti mirati, come l'auto connessa.

Le automobili saranno infatti grandi produttori di informazioni satellitari e noi di Telepass ci agganceremo i nostri servizi, fungendo da integratore di servizi di mobilità. Il nuovo device Telepass che introdurremo l'anno prossimo sarà già una passo verso l'auto connessa: non la consueta "black box", bensì un assistente virtuale alla mobilità che darà informazioni in tempo reale, avviserà della scadenza dell'assicurazione e del bollo, informerà che ci si trova in una zona a pagamento e così via", spiega.

Infine, la quotazione in Borsa "è una delle opzioni che i soci hanno sul tavolo. Poi dipenderà anche da altre considerazioni, non ultime le condizioni di mercato", conclude.

pev

 

(END) Dow Jones Newswires

January 06, 2021 03:27 ET (08:27 GMT)

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