Terna: avvia Adriatic Link, oltre 1 mld investimenti
17 Febbraio 2021 - 10:54AM
MF Dow Jones (Italiano)
Terna ha avviato la progettazione partecipata per l'Adriatic
Link, il nuovo elettrodotto sottomarino che unirà Abruzzo e Marche,
per il quale il gestore della rete elettrica nazionale investirà
oltre 1 miliardo di euro, coinvolgendo circa 120 imprese tra
dirette e indotto.
La nuova interconnessione, lunga complessivamente circa 285 km e
completamente 'invisibile', spiega una nota, sarà costituita da un
cavo sottomarino, due cavi terresti interrati - dunque senza alcun
impatto per l'ambiente - e da due stazioni di conversione situate
nelle vicinanze delle rispettive stazioni elettriche esistenti di
Cepagatti (Abruzzo) e Fano (Marche).
Un'opera strategica per il sistema elettrico nazionale,
all'avanguardia per tecnologia e sostenibilità ambientale.
L'infrastruttura, infatti, favorirà lo sviluppo e l'integrazione
delle fonti rinnovabili contribuendo alla decarbonizzazione del
sistema energetico italiano, coerentemente con gli obiettivi
delineati dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. Inoltre,
consentirà di migliorare la capacità di scambio elettrico tra le
diverse zone del Paese, in particolar modo tra il Centro-Sud e il
Centro-Nord grazie a un incremento di circa 1000 MW di potenza,
aumentando l'efficienza, l'affidabilità e la resilienza della rete
elettrica di trasmissione.
L'Adriatic Link, su cui recentemente anche l'Arera ha espresso
giudizio favorevole nel parere inviato al MiSE, si inserisce tra i
principali progetti di sviluppo rete pianificati da Terna che, con
quasi 9 miliardi di euro di investimenti previsti nel Piano
Industriale 2021-2025, rafforza ulteriormente il proprio ruolo di
regista e abilitatore della transizione energetica, nonché quello
dell'Italia di hub elettrico dell'Europa e dell'intera area
mediterranea.
L'opera sarà realizzata secondo i migliori standard di
sostenibilità e di tutela ambientale attraverso lo studio e la
condivisione delle ipotesi localizzative con l'obiettivo di
contenere la lunghezza delle tratte in cavo e di minimizzare
eventuali interferenze (sia terrestri sia marine) con le zone di
pregio ambientale, naturalistico, paesaggistico e archeologico e di
recare minor disagio possibile alle proprietà interessate. La posa
dei cavi in mare raggiungerà una profondità massima di 250 metri,
mentre per gli approdi si ricorrerà all'utilizzo della tecnica
della perforazione orizzontale controllata (TOC) che permette di
installare la tubazione annullando l'impatto dei lavori sul
litorale e garantendo la necessaria protezione del collegamento
elettrico in caso di erosione costiera. In corrispondenza della
battigia i cavi verranno posati ad una profondità tra i 4 e gli 8
metri.
Il tracciato terrestre, di una lunghezza totale di circa 35 km
(circa 15 per la tratta marchigiana e circa 20 per quella
abruzzese) utilizzerà per lo più la viabilità stradale esistente
attraverso la posa di due cavi all'interno di piccole trincee
larghe 80 cm e profonde 1,60 metri. In corrispondenza di
attraversamenti sarà utilizzata la TOC che riduce i volumi di scavo
e l'interferenza dei cantieri con la viabilità.
com/lab
MF-DJ NEWS
1710:38 feb 2021
(END) Dow Jones Newswires
February 17, 2021 04:39 ET (09:39 GMT)
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