Afinna One e Netoip, piccoli operatori di tlc, sono i due nuovi coinvestitori per FiberCop, la società della rete secondaria di Telecom che si propone entro il 2025 di coprire con la fibra ottica il 76% delle aree nere e grigie, concorrenziali e semi-concorrenziali, vale a dire oltre 16 milioni di unità immobiliari.

Lo scrive Il Sole 24 Ore aggiungendo che Afinna One, nata nel 2010 come trader di traffico telefonico, ha optato per l'accesso all'armadio ottico, con l'acquisto, in modalità Iru a vent'anni, di apparati dell'infrastruttura in fibra dedicati (splitter primari e secondari e bretelle ottiche di connessione), per le connessioni in Ftth (Fiber to the home), fibra fino all'utente finale. Netoip che opera dal 2009 utilizzerà invece la rete di FiberCop in "affitto", con la modalità del minimo garantito, per sviluppare il mercato dell'accesso in Ftth su nove Comuni delle Marche e su altri Comuni in Calabria, Sicilia e Sardegna.

In FiberCop, che fa capo per il 58% a Telecom e per il 37,5% al fondo Usa Kkr, ha coinvestito fin dall'inizio Fastweb, che, conferendo il suo 20% di FlashFiber (joint con Tim che aveva il restante 80%), è diventata anche azionista della società presieduta da Massimo Sarmi, con una quota del 4,5%. Si è aggiunta poi Tiscali che, come Fastweb, ha optato per la formula del minimo garantito, affittando per 10 anni un certo numero di linee telefoniche. Ci sono anche Iliad e Connectivia (società che offre connessioni veloci per abitazione e aziende) che invece hanno scelto di acquistare postazioni nei cabinet (in Iru) per vent'anni.

L'operatore francese, che fa capo a Xavier Niel, ha anche stretto accordi con la concorrente Open Fiber in altre aree di suo interesse. Tra le alternative offerte c'è anche la possibilità di rilevare una quota nel capitale di FiberCop per condividere gli utili societari. Ma in ogni caso il prezzo è uguale per tutti: 8,5 euro al mese per ciascuna linea telefonica. Tariffa che vale anche per Telecom e per Fastweb, indipendentemente dal fatto che siano entrambe azioniste di FiberCop.

A fine mese l'Agcom vorrebbe sottoporre a consultazione pubblica le possibili misure di deregolamentazione discendenti dall'approvazione dell'offerta di coinvestimento. Il dossier passerà poi alla direzione Reti, contenuti e tecnologie della Commissione Ue che, nel giro di un mese, dovrebbe rilasciare il parere finale. In parallelo l'Antitrust nazionale sta esaminando gli accordi iniziali con Kkr, Telecom, Fastweb e Tiscali per verificare che non ci siano profili anticoncorrenziali (Tim ha già proposto rimedi all'Autorità) e il tutto andrà in consultazione pubblica in tempi analoghi.

Entro il 1* trimestre dell'anno prossimo FiberCop conta di aver concluso entrambi gli iter e di poter iniziare a operare in un contesto pienamente definito per rivolgersi con maggiori certezze alla platea di 400 operatori di tlc che potrebbero essere potenzialmente interessati.

pev

 

(END) Dow Jones Newswires

December 09, 2021 03:14 ET (08:14 GMT)

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