Tim: FdI, governo chiarisca su escamotage contro regole Ue
22 Gennaio 2021 - 06:47PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Il governo italiano faccia chiarezza in merito al rinnovo del
Cda di Tim, che ha deciso di avvalersi della facoltà di presentare
una propria lista, il che potrebbe configurarsi come il tentativo
di aggirare i controlli della Commissione Europea e dell'antitrust
europeo per realizzare una fusione che non ha alcuna
giustificazione industriale nella modalità con cui è stata
prospettata e che, comunque, pregiudica i nostri interessi
nazionali consegnando di fatto la rete unica ad un operatore
straniero".
Lo afferma il senatore di Fratelli d'Italia e vicepresidente del
Copasir, Adolfo Urso, che ha presentato un'interrogazione al
ministro dell'Economia e dello Sviluppo economico denunciando come
"sia stato lo stesso Tesoro a suggerire l'escamotage solo al fine
di aggirare le norme europee, visto che la rinuncia di Vivendi a
presentare una propria lista per il Cda di Tim eviterà che questa
possa emergere come l'azionista di controllo di Tim, eludendo così
la competenza europea sulla concentrazione".
Il senatore pone all'attenzione del governo anche le modalità
che stanno emergendo sulla "fusione tra Open Fiber e FiberCop, di
cui Tim detiene il 58% delle quote, in una nuova società della rete
unica che sarà denominata AccessCo". In particolare "nella lettera
di intenti (parte resa pubblica da Tim) si stabilisce che Tim avrà
almeno il 50,1% di AccessCo, indicherà 7 consiglieri su 15 e
l'a.d., con la conseguenza, quindi, che l'azionista di riferimento
(Vivendi) avrà - attraverso il controllo di Tim - anche il
controllo della nuova società".
Questa fusione, continua Urso, "mette a rischio il controllo
pubblico della rete consegnando l'intera rete italiana ad un solo
operatore, peraltro controllato da un soggetto estero e cioè
Vivendi. Ciò è in contraddizione con le indicazioni che il
Parlamento ha dato al governo con più convergenti mozioni approvate
tra giugno e dicembre 2020, e nelle quali oltre ad auspicare un
rapido completamento della rete nazionale a fibre ottiche si
affermava che il controllo della Società della Rete Unica, vista la
sua importanza e strategicità, dovesse rimanere saldamente in mani
italiane e sotto il controllo effettivo dello Stato. Risulta chiaro
che il governo deve spiegare quanto sta accadendo e la ragione per
cui non siano state tenute in considerazione le indicazioni del
Parlamento e soprattutto come si intendano tutelare gli interessi
strategici nazionali", conclude il vicepresidente del Copasir.
pev
(END) Dow Jones Newswires
January 22, 2021 12:32 ET (17:32 GMT)
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