"L'instabilità dell'azionariato di Telecom Italia ne pregiudica qualsiasi sviluppo di lungo termine e la espone a disegni finanziari strampalati, come lo scorporo della rete, che la condanna a morte".

Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, spiegando che "e' irrealistico pensare ad uno scorporo della rete Telecom e alla fusione con Open Fiber, perché è troppo tardi: le due reti sono già in ampia misura realizzate e quasi totalmente sovrapposte, quindi i risparmi da fare modesti. L'integrazione delle reti è irrealizzabile, tanto sotto Telecom (perché operatore verticalmente integrato), quanto fuori da Telecom, perché affonda quel che rimane della Telecom, come una seconda Alitalia".

Per Grillo "la presenza di Cdp tanto in Telecom quanto in Open Fiber non è sostenibile, dato che non giustificata da una ipotesi di fusione con la rete di Telecom, che abbiamo detto irrealizzabile". Per questo Cdp dovrebbe uscire da Open Fiber e "dare finalmente la stabilità all'azionariato di Telecom che manca da oltre 20 anni e che la sottopone ciclicamente a processi di crisi oramai quasi irreversibili. Con una struttura azionaria stabile e uno stato patrimoniale rafforzato Telecom è nelle condizioni di competere sul mercato e guidare il processo di digitalizzazione del Paese".

liv

 

(END) Dow Jones Newswires

December 06, 2021 06:47 ET (11:47 GMT)

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