Nel secondo trimestre Tim ha registrato un risultato netto reported attribuibile ai soci della controllante pari a 118 milioni di euro e 678 milioni di euro nel semestre (551 mln in 1* sem 2019, +23%).

I ricavi da servizi di Gruppo sono stati pari a 3,6 miliardi di euro (-8,2% YoY), mentre i ricavi totali si sono attestati a 3,8 miliardi di euro (-10,1% YoY), impattati dalla riduzione dell'affluenza nei negozi durante il lockdown e dai minori flussi turistici da e verso l'Italia, che hanno determinato minori volumi di traffico roaming.

In Italia, migliorano le performance del mobile con una crescita delle linee "calling Human" (attive nell'ultimo mese) rispetto al trimestre precedente (+87 mila). Nel fisso il lockdown ha avuto un effetto di accelerazione della migrazione della base clienti verso la banda ultralarga, favorito anche dalla maggiore disponibilità di linee nelle aree bianche, nelle quali TIM ha aperto 7 mila cabinet allargando l'accesso alla fibra in modalità FTTx a 1,2 milioni di nuove unità immobiliari, occupate da famiglie e imprese. Nel complesso sono state attivate 532 mila nuove linee UBB, di cui 219 mila retail, quasi il doppio del primo trimestre (+84%). Il numero complessivo di linee ultrabroadband, Retail e Wholesale, è pertanto salito a 7,9 milioni di unità con una crescita del 24% YoY e del 7% rispetto al trimestre precedente.

Nel segmento Business prosegue la crescita dei ricavi ICT, anche grazie al contributo positivo della partnership con Google Cloud e al buon esito di importanti trattative con grandi clienti. Nel Wholesale Domestico i ricavi da servizi sono aumentati dell'1,3%, beneficiando dell'acquisizione di nuovi clienti (saldo netto positivo di 80mila linee) oltre che della continua migrazione dei clienti verso l'ultrabroadband (313 mila acquisizioni nette rispetto a 240 mila nel primo trimestre). L'Ebitda organico di Gruppo è stato di 1,8 miliardi di euro. L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato - After Lease (al netto dell'impatto di tutti i lease), metrica adottata dai principali peer europei, al 30 giugno 2020 risulta pari a 21.095 milioni di euro, in diminuzione di 798 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (21.893 milioni di euro).

Per la fine dell'anno il management stima un Equity Free Cash Flow cumulato nell'arco del Piano triennale compreso tra i 4,5-5 miliardi di euro riflettendo il deconsolidamento dei risultati di INWIT e i nuovi principi contabili (IFRS 16 After Lease) da incrementare ulteriormente attraverso azioni non organiche attualmente non incluse. Una riduzione dell'indebitamento di Gruppo After Lease sotto 18 miliardi di euro al 2021. Il 2022 è previsto stabile anno su anno per il pagamento dell'ultima tranche della licenza 5G. I Ricavi di Gruppo Organici da servizi previsti in leggera riduzione (mid single-digit) nel 2020 e in leggera crescita (low single-digit) nel 2021-2022. L'Ebitda After Lease organico di Gruppo previsto in leggera riduzione (mid single-digit) nel 2020 e in leggera crescita (low to mid single-digit) nel 2021-2022. I Ricavi da servizi Domestic previsti in riduzione (mid to high single-digit) nel 2020 e stabili o in leggera crescita (stable to low single-digit growth) nel 2021-2022. L'Ebitda After Lease Organico domestico previsto in riduzione (mid to high single-digit) nel 2020 e in leggera crescita (low to mid single-digit growth) nel 2021-2022. Il Domestic Capex attesi a circa 2,7 miliardi di euro nel 2020 e 2,9 miliardi di euro annui nel 2021-2022. La guidance tiene conto della miglior stima ad oggi degli impatti della pandemia COVID-19 e dei conseguenti impatti macro-economici sul Gruppo.

com/lab

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0508:07 ago 2020

 

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August 05, 2020 02:08 ET (06:08 GMT)

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