Open Fiber è pronta a lanciarsi nell'offerta di servizi smart sulla sua rete, dopo una prima fase concentrata sullo sviluppo dell'infrastruttura. Intanto, sono state cablate già 6 milioni di abitazioni e da lunedì 5 agosto parte la commercializzazione della fibra nella Capitale. Lo racconta, in questo colloquio con Milano Finanza, l'ad Elisabetta Ripa.

Domanda . Avete appena annunciato il lancio dei primi servizi nelle aree bianche, la copertura procede secondo i piani?

Risposta. Si, come previsto, in linea con quanto concordato con le Regioni e Infratel. L'obiettivo è di arrivare a 500 Comuni aperti alla commercializzazione e 800 completati alla fine del 2019. Ma esiste comunque un tema legato ai tempi delle autorizzazioni, come dimostra il fatto che nelle aree A e B (quelle a mercato, ndr), dove siamo più autonomi nella gestione degli iter autorizzativi, procediamo più spediti ed entro fine anno avremo completato il 50% del piano.

D. E le aree grigie?

R. Al momento non siamo attivi su questo mercato, si attendono novità dal ministero dello Sviluppo su quali saranno le condizioni per investirvi. Una volta comprese le regole del gioco ci faremo trovare pronti. Intanto però le posso anticipare che la prossima settimana avvieremo la commercializzazione dei servizi a Roma, partendo dal quadrante Sud per arrivare al centro, dove Acea sta lavorando con noi.

D. A oggi quante unità ha cablato Open Fiber, per quanti clienti? Avete stime per la fine dell'anno?

R. I dati aggiornati a giugno fotografano 6 milioni unità immobiliari raggiunte dalla nostra fibra per oltre750 mila clienti diretti connessi, oltre a quelli che comprano all'ingrosso le nostre infrastrutture. Per fine anno contiamo di arrivare a coprire 7,5 milioni di abitazioni.

D. Sono alle viste aggiornamenti del piano industriale?

R. Lo aggiorneremo per cogliere le nuove opportunità che emergono man mano che realizziamo l'infrastruttura. Saremo sempre più abilitatori e fornitori di servizi smart, da quelli alla Pa per i progetti di Smart city, a quelli per la digitalizzaione della rete elettrica e delle utility in generale, fino alla telemedicina, per la quale abbiamo già siglato una prima partnership. E' un modo che corre veloce e offre sempre nuove opportunità.

D. Che tempi prevede per il nuovo piano?

R. Traguarderà il 2020, nei tempi canonici di aggiornamento del business plan.

D. Avete sottoscritto un Project finance importante per finanziare i cantieri, pensate a nuovi finanziamenti?

R. I nostri investimenti stanno seguendo in maniera puntuale il piano, prevediamo di impegnare 1 miliardo per il 2019 e di mantenere questo ritmo negli anni successivi. Al momento non pensiamo di dover ricorrere al mercato del debito, perché abbiamo già assicurate tutte le fonti di finanziamento necessarie.

D. Sembra che il governo si appresti a lanciare i voucher connettività, come potrebbero impattare sui vostri piani?

R. Diciamo che tutto quello che va bene per i nostri clienti va bene per noi e di certo questo strumento può essere utile, come successo già in passato con altre tecnologie, a renderne più veloce la diffusione. Si tratta di un beneficio a favore dei clienti finali, privati e aziende, che favorisce l'adozione dei nuove tecnologie accelerando il processo naturale di migrazione.

D. È impensabile che possiate passare da fornitore wholesale a operatore al dettaglio?

R. È impensabile perché abbiamo scelto questo modello, che è anche alla base delle tre concessioni Infrantel, che prevedono la neutralità della rete. Un'impostazione che garantisce parità di accesso a tutti gli operatori e per questo è un mattone fondamentale per la costruzione dell'infrastruttura pubblica di telecomunicazioni.

D. Lo trova limitante?

R. No, al contrario. innanzitutto perché è la nostra missione e poi perché stiamo creando valore proprio grazie alla nostra specializzazione. Oggi abbiamo 80 clienti, grandi e piccoli, che per noi sono tutti alla pari e tutti importanti.

D. Avete accordi con quasi tutti i maggiori operatori, da Vodafone a Wind-3, a Tiscali . Ora sembra che Iliad stia pensando di affacciarsi alla rete fissa, avete avuto contatti?

R. Abbiamo contatti con tutti. Iliad in Francia è operatore in fibra Ftth, come noi. Quindi immagino che nel loro percorso strategico ci sarà una valutazione delle opportunità del modello Ftth anche in Italia. Di certo la nostra offerta gli permetterebbe di entrare nel mercato senza grossi investimenti iniziali.

D. E Tim ? Come procede il tavolo per l'integrazione con la fibra dell'ex incumbent?

R. C'è un tavolo di lavoro che ci vede studiare e approfondire il tema delle sinergie e della collaborazioni per la diffusione della fibra nel Paese. Posso dire che c'è da parte di tutti la volontà di collaborare per creare valore aggiunto per tutti gli stakeholder.

red

 

(END) Dow Jones Newswires

August 05, 2019 02:28 ET (06:28 GMT)

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