Tlc: manovre sul cloud di Stato, Pm indagano su appalto (FQ)
03 Dicembre 2021 - 9:41AM
MF Dow Jones (Italiano)
La Procura di Roma indaga su presunte manovre o pressioni
intorno alla realizzazione del Polo strategico nazionale (Psn) per
il cloud destinato, secondo i piani del governo Draghi, a ospitare
i dati della Pubblica amministrazione oggi sparsi in centinaia di
data center poco sicuri.
Lo scrive Il Fatto Quotidiano aggiungendo che in Procura è stato
depositato un esposto del deputato ex M5S e membro della
commissione Bilancio, Raphael Raduzzi. La denuncia cita un articolo
del Fatto del 16 settembre in cui si dava conto di pressioni
informali arrivate dal Tesoro in direzione del Poligrafico di
Stato, controllato dal ministero, che inizialmente doveva
partecipare al bando per il Psn in cordata con Fastweb.
Nell'esposto Raduzzi menziona anche uno scambio di messaggi
telefonici tra un vertice della Zecca di Stato e un altro
interlocutore in cui si dava "evidenza - è scritto nell'esposto -
della telefonata ricevuta" dal "gabinetto del Mef, con chiara
finalità di bloccare la partecipazione al bando della società
pubblica".
Nel Pnrr il governo ha stanziato circa 2 miliardi per creare
un'infrastruttura cloud dove far migrare i dati più sensibili delle
amministrazioni centrali, cioè ministeri e agenzie (entro il 2025),
e poi quelli della P.A. locale. Il 7 settembre il ministro per la
Transizione digitale, Vittorio Colao, ha annunciato la scelta di
non fare una gara, ma di usare la procedura del Partenariato
pubblico-privato per selezionare chi dovrà realizzarlo. In questo
modo i progetti devono prevedere una partnership con una società
controllata al 100% dallo Stato per garantire la sicurezza sui
dati. Il governo sceglierà il progetto migliore, che verrà messo a
bando a inizio 2022. Così invece di scegliere il partner pubblico e
mettere a gara la partecipazione dei privati, il governo ha scelto
una procedura complessa in cui però rischia di essere arbitro e
giocatore insieme.
Alla procedura partecipa infatti anche la mega-cordata formata
dalla pubblica Cassa Depositi e Prestiti insieme a Tim, Sogei (la
società digitale del Tesoro) e Leonardo Spa (l'ex Finmeccanica,
sempre controllata dal Tesoro). Inizialmente aveva intenzione di
partecipare anche il Poligrafico dello Stato insieme a Fastweb.
Proprio alla Zecca però a inizio settembre sarebbe arrivata una
chiamata dal gabinetto del ministero per spingerli al passo
indietro.
pev
(END) Dow Jones Newswires
December 03, 2021 03:26 ET (08:26 GMT)
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