UPDATE: Ferrari (Webuild), effetto Covid su conti minore del previsto
28 Luglio 2020 - 3:08PM
MF Dow Jones (Italiano)
La semestrale di Webuild "ovviamente risente del Covid-19, ma
meno di quanto si poteva immaginare, anche guardando molti nostri
competitor in tutto il mondo".
E' quanto ha detto a Mf-DowJones Massimo Ferrari, general
manager Corporate and Finance del colosso delle costruzioni (che
domani pubblicherá i dati semestrali, ndr) spiegando che "la
diversificazione ci ha aiutato, perchè se ci sono dei Paesi che
rallentano in maniera significativa, ce ne sono altri che invece
hanno avuto degli stop&go. Riteniamo che se le cose si
normalizzeranno nei Paesi nei quali siamo presenti, la seconda
parte dell'anno potrá essere anche in miglioramento".
Secondo il manager, "la cosa essenziale è la ripartenza
dell'Italia, che in parte c'è stata negli ultimi mesi, grazie alla
volontá di rilanciare le infrastrutture in generale", e grazie al
fatto che "al di lá delle dichiarazioni dei ministri, gli
interventi sui decreti ci sono stati, per quanto riguarda ad
esempio gli anticipi sui lavori in corso.
C'è la volontá di far partire dei lavori che sono pronti, ad
esempio l'AV Verona-Padova, che potrebbe partire entro la fine
dell'anno dopo anni di stallo. Giá quello sarebbe un boost
importante, per tutta la filiera legata al contraente, se si
considera che solo dietro al Ponte di Genova ci sono 300 aziende e
nel Cociv addirittura circa mille".
Tutto questo, prosegue Ferrari, "verrá amplificato
dall'integrazione di Astaldi, dato che metá del suo backlog è in
Italia. Abbiamo prospettive positive anche sul lato finanziario:
Astaldi infatti porta una societá che non ha debiti con una
posizione finanziaria netta attesa positiva, che genera cassa,
quindi aumenta la nostra dimensione ma con un minor leverage".Il
nuovo leverage non lo hanno ancora calcolato, perchè dipenderá da
una serie di fattori, ma "complessivamente le due aziende hanno
meno debito lordo di quanto ne ha oggi Webuild, quindi ci
aspettiamo un netto miglioramento della Pfn".
Sotto il profilo degli ordini, spiega Claudio Lautizi, General
Manager Global Operations del gruppo, Webuild aveva un "backlog
italiano importante (1/3 del backlog complessivo), ma lento, che
contribuiva solo per il 10% ai ricavi, e il 90% del fatturato
proveniva dai 2/3 di backlog all'estero". Ora, grazie
all'integrazione con Astaldi, "contiamo nel 2021 di riuscire a far
sì che il contributo dell'Italia cresca e si allinei al contributo
del resto del backlog; auspichiamo che torni al 25-30%".
Le due societa' di costruzioni che in autunno si uniranno, dopo
l'omologa del Tribunale al concordato "hanno geografie piuttosto
complementari" ma, ha aggiunto Lautizi, "stiamo supportando
l'attivitá di Astaldi nei Paesi che riteniamo strategici, nei quali
Salini Impregilo non operava, ovvero Canada, Cile e Romania, che
sono accrescitive per il gruppo".
Infine, Ferrari ha preannunciato un probabile ritorno sul
mercato del debito da parte del gruppo dopo l'emissione di gennaio
scorso. Per le notes in scadenza nel 2021 "abbiamo giá valutato
alcune alternative, ora siamo a cavallo dell'estate ed è un periodo
poco favorevole, ma a settembre è molto probabile che torneremo sul
mercato. Potremmo proporre una sostituzione del bond che scade nel
2021, che potrebbe essere attraente dato che i tassi sui 5 anni
sono un pò piú alti".
fch
francesca.chiarano@mfdowjones.it
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July 28, 2020 08:53 ET (12:53 GMT)
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