Ue: Commissione propone piano ad ampio raggio per ridurre emissioni gas serra
14 Luglio 2021 - 3:41PM
MF Dow Jones (Italiano)
L'Unione europea mercoledì ha proposto un piano per una profonda
revisione della sua economia diretta a combattere il cambiamento
climatico, con l'obiettivo di ridurre la dipendenza del blocco dai
combustibili fossili e potenzialmente scuotere il commercio globale
con prelievi all'importazione che colpirebbero i Paesi ad alte
emissioni.
Il piano, redatto dalla Commissione Europea si colloca tra i
piani più ambiziosi di una grande potenza economica per ridurre le
emissioni di gas serra, richiedendo alle aziende e alle famiglie di
adottare tecnologie più pulite come turbine eoliche, energia solare
e veicoli elettrici. Limiterebbe l'inquinamento in diversi segmenti
dell'economia europea, compresa la produzione di elettricità, le
automobili, l'edilizia abitativa, la navigazione e
l'agricoltura.
"La nostra attuale economia basata sui combustibili fossili ha
raggiunto il limite", ha affermato il presidente della Commissione
europea Ursula von der Leyen. "Sappiamo che dobbiamo passare a un
nuovo modello".
Il piano mira anche a proiettare la posizione del blocco sul
taglio delle emissioni all'estero imponendo la prima tassa mondiale
sulle importazioni basata sui gas serra emessi per produrle. La
mossa è controversa in quanto i Paesi si preparano a convocare un
vertice sul clima a novembre a Glasgow, in Scozia, dove gli Stati
Uniti e l'Europa vogliono convincere la Cina e i Paesi più poveri a
fare nuovi ambiziosi impegni per ridurre le emissioni.
La proposta della Commissione ha un forte sostegno nelle
capitali europee, ma i suoi dettagli saranno oggetto di accesi
dibattiti nei prossimi mesi tra i governi dell'UE e dal Parlamento
europeo, che devono approvare il piano prima che possa diventare
legge. I negoziatori devono colmare le differenze in tutta l'Ue dai
Paesi più ricchi come la Francia, che ha emissioni relativamente
basse a causa della sua dipendenza dall'energia nucleare, alle
nazioni più povere dell'Europa orientale come la Polonia, un
importante utilizzatore di elettricità a carbone.
I responsabili politici sono anche cauti nell'indebolire il
sostegno pubblico alla lotta contro il cambiamento climatico
gravando le famiglie con un forte aumento delle bollette
energetiche. In Francia, un piano per aumentare una tassa sul
contenuto di carbonio del carburante ha suscitato indignazione tra
i conducenti e ha dato vita al movimento di protesta dei gilet
gialli anti-establishment.
Il piano della commissione, soprannominato Green Deal europeo,
mira a raggiungere l'impegno più recente del blocco nell'ambito
dell'accordo sul clima di Parigi, l'intesa del 2015 che chiede ai
paesi di limitare il riscaldamento globale a circa 1,5 gradi
Celsius sopra i livelli preindustriali. L'UE si è impegnata a
ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 rispetto al
2005 e ad azzerare le emissioni nette di gas a effetto serra entro
il 2050.
lus
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July 14, 2021 09:30 ET (13:30 GMT)
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