Ue: procedure infrazione per mancato recepimento direttiva media audiovisivi
23 Novembre 2020 - 01:23PM
MF Dow Jones (Italiano)
La Commissione europea ha avviato procedure di infrazione contro
23 Stati membri e il Regno Unito per non aver attuato le nuove
norme che disciplinano il coordinamento a livello europeo di tutti
i media audiovisivi, sia le trasmissioni televisive tradizionali
che i servizi on-demand, e le piattaforme di condivisione di
video.
Queste nuove norme dell'Ue, si legge in una nota della
Commissione europea, mirano a creare un quadro normativo adatto
all'era digitale, portando ad avere un panorama audiovisivo più
sicuro, più equo e più diversificato. Rafforzano, inoltre, la
protezione dei telespettatori, con particolare riguardo alla
sicurezza delle persone più vulnerabili, come i minori, estendono
le regole sull'incitamento all'odio alle piattaforme di
condivisione video, e promuovono la diversità culturale nei media
audiovisivi, introducendo per la prima volta nuovi requisiti di
indipendenza per le autorità nazionali di regolamentazione dei
media salvaguardando il pluralismo dei media.
Il termine per il recepimento della nuova direttiva sui servizi
dei media audiovisivi nella legislazione nazionale era il 19
settembre e solo Danimarca, Ungheria, Paesi Bassi e Svezia hanno
notificato le misure di recepimento e reso nota la loro notifica
completa.
Pertanto, la Commissione ha inviato le lettere di costituzione
in mora a Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania, Estonia,
Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia,
Lituania, Lussemburgo, Malta, Austria, Polonia, Portogallo,
Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Regno Unito, chiedendo
loro di fornire ulteriori informazioni. Ora questi Paesi avranno
due mesi per rispondere.
Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega
all'Europa adatta all'era digitale, Margrethe Vestager, ha
dichiarato che "vogliamo condizioni di parità per tutti i lettori
multimediali e per proteggere meglio i bambini e i consumatori
durante l'accesso ai contenuti audiovisivi. Vogliamo anche
garantire una maggiore diversità sulle piattaforme di video
on-demand e creare un panorama audiovisivo più equo. Questo è il
motivo per cui abbiamo regole comuni. La direttiva sui servizi dei
media audiovisivi merita tutto il nostro impegno collettivo. E' un
risultato importante, che promuoverà la diversità culturale nei
servizi di media audiovisivi".
cos
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November 23, 2020 07:08 ET (12:08 GMT)
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