La partita Unicredit è entrata a pieno titolo nell'agenda di Leonardo Del Vecchio. L'imprenditore dell'occhialeria, anche azionista forte di Mediobanca, sta riordinando le idee e i contatti in vista del rinnovo del Cda dell'istituto che verrà sancito dall'assemblea degli azionisti di aprile. I tempi iniziano a essere maturi (entro un mese si punta ad avere una rosa di nominativi) e l'obiettivo di Mr. Luxottica sarebbe ottenere una forte discontinuità nel Cda.

E' quanto riferiscono fonti vicine al dossier aggiungendo che si tratterebbe di un rinnovo in linea con l'uscita dell'a.d. Jean Pierre Mustier che, pur avendo avuto di recente contrasti con alcuni amministratori, per lungo tempo ha intrattenuto convergenze di visione con parte del Board.

Le fondazioni bancarie azioniste di Unicredit (Crt col suo 1,65%, Cariverona con l'1,76% e Modena con una quota più ridotta) sono allineate e il loro focus - spiegano fonti - converge sulla sicurezza della banca. L'obiettivo è difendere il valore di Unicredit e quindi delle rispettive partecipazioni dunque su un eventuale merger con B.Mps quando interpellati prenderanno atto delle scelte del management e valuteranno le condizioni e gli impatti. Gli enti hanno già incontrato il presidente in pectore della banca Pier Carlo Padoan (insieme all'attuale presidente Cesare Bisoni), ma non si sarebbero mai verificati incontri triangolari o collettivi con Leonardo del Vecchio.

L'incontro degli enti con Padoan è avvenuto dopo la caduta del titolo di Unicredit che ha preoccupato gli azionisti (va ricordato che Cariverona opera come investitore di mercato e qualsiasi valutazione su partecipazioni di società quotate verrà presa in questi termini). Ci si attendono prossimamente altre riunioni, ci sarebbero già impegni delle figure di vertice a risentirsi con Padoan qualora venga richiesto. Ufficialmente nessuno di tali azionisti si è espresso sul nominativo del nuovo a.d. e anche chi ha un ruolo di governance attende una short list prima di esprimersi.

La lista è ancora lunga (si parla di 7-8 nomi). Tra i nomi che circolano con maggiore insistenza c'è quello di Andrea Orcel (ex Ubs). Senza dubbio si tratta di un manager di riconosciuta abilità, il suo curriculum è apprezzato. Il profilo però è molto forte nel corporate e investment banking, mentre lo è decisamente meno nel commerciale, caratteristica che molti soci reputano pioritaria per chi dovrà guidare Unicredit dopo il passo indietro di Mustier.

In questo quadro ci si chiede quale influenza potrà avere Del Vecchio sui temi caldi della governance (il Cda di Unicredit per statuto deve presentare una lista di maggioranza di amministratori da sottoporre all'assmeblea e non va dimenticato che la banca milanese ha un forte coté di azionisti tedeschi). Il socio di peso di Mediobanca (11%), nonchè azionista importante di Generali (4,8%) detiene da anni una partecipazione che sfiora il 2% (1,925%) nel capitale di Unicredit. Il secondo uomo piú ricco d'Italia, scriveva MF nei giorni scorsi, mantenendo pur sempre una posizione defilata vorrebbe coalizzare il fronte italiano chiamando a raccolta le fondazioni bancarie presenti nel capitale, a partire da Crt: un fronte che somma il 3,5% e che assieme alla partecipazione di Delfin arriva al di sopra della soglia del 5%. L'intenzione sarebbe quella di dare voce, e soprattutto rappresentanza, al coté non solo per la scelta della nuova guida operativa di Unicredit ma anche per avere poi dei rappresentanti nel nuovo board. Ed è su questa falsariga che, secondo MF, si stanno muovendo i grandi investitori istituzionali internazionali a partire da Blackrock (5,075%) e Capital Research (5,02%), attenti osservatori della partita legate alla nomina del successore di Mustier. Un ulteriore fronte da non sottovalutare, visto il peso azionario, nel quale potrebbe avere un qualche ruolo, seppure non vi sia alcuna conferma in tal senso, anche il finanziere Davide Serra, sempre attento alle tante partite di aggregazione bancaria in corso sul mercato italiano come esplicitato anche a fine novembre in un intervento su Class Cnbc.

Intanto mercoledì 13 si riunirà il Cda di Unicredit. L'incontro, pur essendo stato calendarizzato in tempi non sospetti affronterà con ogni probabilità anche il tema della governance.

Gabriele.lamonica@mfdowjones.it

Claudia.cervini@mfdowjones.it

glm/cce

 

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January 07, 2021 07:37 ET (12:37 GMT)

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