Se l'opas di Intesa Sanpaolo su Ubi ha aperto una nuova stagione di consolidamento bancario, Jean Pierre Mustier preferisce muoversi con prudenza e non scoprire le carte sulle prossime mosse di Unicredit.

Piuttosto che m&a, scrive MF, "la nostra preferenza è per il buyback azionario, che non ha rischi di esecuzione", ha tagliato corto ieri il banchiere francese presentando i risultati semestrali. Dichiarazioni che arrivano dopo le indiscrezioni circolate con insistenza negli ultimi mesi circa un interesse di Unicredit per il mercato italiano. Il gruppo in particolare avrebbe ragionato per diverse settimane tra aprile e maggio sul dossier Ubi Banca con l'obiettivo di costruire un deal alternativo a quello di Intesa e rafforzarsi così in Lombardia. Il progetto però non è andato in porto. Il mercato però continua a scommettere sulla ricerca di un altro asset tricolore, a partire da quel Montepaschi che nei prossimi mesi il Tesoro metterà sul mercato. Ieri comunque Mustier ha preferito non commentare le indiscrezioni, senza però rinunciare a una punzecchiatura a Intesa dopo il deal con Ubi: "L'Italia avrebbe bisogno di banche forti. L'Antitrust ha chiesto il nostro parere e noi abbiamo detto che forse sarebbe stato meglio avere tre grandi banche forti piuttosto che due".

red/lab

MF-DJ NEWS

0708:21 ago 2020

 

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