Unicredit: fondi e politica divisi su a.d., ipotesi Micciche' (Stampa)
13 Gennaio 2021 - 09:45AM
MF Dow Jones (Italiano)
Si sta rivelando una estenuante maratona la selezione del futuro
numero uno di Unicredit. Sul successore di Jean Pierre Mustier non
è facile mettere d'accordo le due anime del gruppo: l'una tesa a
creare premesse favorevoli all'acquisizione del Monte dei Paschi di
Siena e che guarda a Roma e al Tesoro; l'altra invece interessata,
più che altro, a rimettere la banca sui binari della profittabilità
e della creazione di valore, e ridare così fiato a un titolo che
langue attorno 8 euro.
Lo scrive La Stampa aggiungendo che iscritti a quest'ultima
fazione - e disinteressati alle manovre del tesoro - sono i grandi
fondi azionisti e le fondazioni socie che vedrebbero di buon occhio
un banchiere internazionale come Andrea Orcel, ex capo della
divisione d'investimento di Ubs ed ex super manager Unicredit,
salire al piano più alto del grattacielo di piazza Gae Aulenti. È
dunque lui il banchiere al momento dato per favorito in una corsa
che ancora fatica a vedere il traguardo.
Il cda in calendario oggi sarà occasione per discutere dello
stato dell'arte della selezione affidata a Spencer Stuart, come
ieri ha fatto il comitato nomine: la scelta sarà compiuta entro il
10 febbraio, data del consiglio che licenzierà i conti del 2020.
Salvo accelerazioni sempre possibili in casi come questo, ci sarà
ancora tempo per ragionare sui nomi. A quanto si racconta, a Roma
piace il nome di Fabio Gallia il quale, all'epoca in cui il
presidente in pectore di Unicredit, Pier Carlo Padoan, era ministro
dell'Economia del governo Renzi, era l'a.d. di Cassa depositi e
prestiti, con un passato alla guida di Bnl, del gruppo Bnp Paribas
che dà la caratura internazionale richiesta.
Hanno fatto trapelare, almeno pubblicamente, scarso interesse
per la poltrona di Mustier Alberto Nagel, numero uno da poco
riconfermato di Mediobanca; Marco Morelli, ex a.d. proprio del
Montepaschi della discordia. In corsa resta anche l'ex numero uno
di Deutsche Bank Italia, Flavio Valeri. Accanto a lui l'interno (al
cda) Diego de Giorgi, ex Bofa-Merrill Lynch, e l'interno (alla
banca, come manager), Carlo Vivaldi. Un nome, il suo, che qualcuno
vedrebbe bene come direttore generale nel caso il cda e gli
azionisti non addivenissero a una quadra. Scenario che si vuole
scongiurare.
C'è poi una suggestione dell'ultima ora, di matrice politica,
che guarda a Gaetano Miccichè, oggi a.d. di Ubi Banca, l'ultima
conquista di Intesa Sanpaolo di cui per quasi due lustri ha guidato
la divisione di corporate e investment banking.
pev
(END) Dow Jones Newswires
January 13, 2021 03:30 ET (08:30 GMT)
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