Usa: Ott, la festa è finita? (Mi.Fi.)
24 Gennaio 2022 - 8:56AM
MF Dow Jones (Italiano)
Complici i prolungati lockdown che hanno modificato in
profondità le abitudini a livello globale, nell'ultimo biennio le
big tech americane come Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet e Meta
hanno registrato una crescita ancora più marcata di utili e giro
d'affari. Un evidente rafforzamento avvenuto malgrado le crescenti
richieste globali di regolamentazione da parte delle authority.
Come si sta muovendo su questo fronte l'Antitrust Usa? Che approcci
intende intraprendere? Lo ha spiegato in un'intervista esclusiva a
Cnbc Lina Khan, presidente della Commissione federale per il
Commercio statunitense.
Domanda. Con l'accordo per acquisire Activision Blizzard,
Microsoft entra in un settore piuttosto frammentato, quello dei
giochi. Lei si è impegnata a rivedere il modo in cui l'Antitrust
opera: quale pensa sia il modo più corretto con cui una grande
azienda tecnologica possa acquisire un'impresa più piccola?
Risposta. È una questione molto importante che l'agenzia sta
studiando. È qualcosa che abbiamo potuto osservare negli ultimi due
decenni quando le prime 5 aziende tecnologiche hanno effettuato
centinaia d'acquisizioni, molte delle quali finite nel radar
dell'Antitrust. La Ftc sotto il mio predecessore ha avviato uno
studio di questi deal per cercare di capire cosa ci siamo persi e
cosa possiamo imparare per assicurarci di identificare con
precisione che tipo d'acquisizioni potrebbe essere illegale. Da qui
parte il nostro processo per rivedere le linee guida sul m&a,
in tandem con il Dipartimento Di Giustizia. Il Congresso nel 1914
decise che le fusioni che potenzialmente possono ridurre in maniera
sostanziale la concorrenza o creare un monopolio sono illegali. Per
noi questo principio si adatta a seconda del ciclo economico, delle
condizioni di mercato e dell'espansione dell'utilizzo delle nuove
tecnologie. Le dinamiche di mercato sono cambiate, quindi dobbiamo
assicurarci che gli strumenti che stiamo utilizzando e le domande
che ci stiamo ponendo siano ancora in grado di mappare la realtà. È
su questo che si baserà il mio mandato.
D. Quando dice che dovete ripensare le linee guida sul m&a
si riferisce in particolare alle big tech?
R. La storica causa Antitrust del Dipartimento di Giustizia
contro Microsoft è un valido esempio di come le big tech operano.
Aveva acquisito il controllo sul sistema operativo e il motivo per
cui è stata in grado di mantenere quel dominio è perché c'era
quella che era conosciuta come la «barriera all'ingresso» delle
applicazioni. Per essere appetibili per gli utenti, i sistemi
operativi dovevano avere un livello base di applicazione. Poi
aziende come Java e Netscape hanno allentato il dominio di
Microsoft perché hanno fornito una piattaforma alternativa con
apps. Quindi, la linea del Dipartimento di Giustizia sosteneva che
le mosse fatte da Microsoft erano progettate per mantenere il
proprio monopolio nel sistema operativo e soffocare questi rivali.
Questo è il tipo di situazione sul quale dobbiamo indagare oggi,
soprattutto perché assistiamo all'avvento di nuove tecnologie di
piattaforme alternative.
D. Quando Meta rilevò Instagram, aveva capito che era il social
media più utilizzato sul web pur non essendo riuscito a replicare
lo stesso successo tra le app per smartphone. Molti pensavano che
questa acquisizione sarebbe stata un fallimento, ma alla fine è
passata alla storia come un grande successo. Quando il regolatore
dovrebbe dire «Questa transazione potrebbe funzionare?»
R. La vera domanda per i regolatori è: «Può questo o
quell'accordo ridurre la concorrenza o tendere a creare un
monopolio?» L'indicazione del Congresso è di agire come Antitrust
non solo quando una terza e una quarta società si stanno fondendo,
ma dall'inizio. Intervento e monitoraggio dovrebbero partire appena
emergono tendenze verso una concentrazione di potere di mercato. Il
Ftc ha una causa in corso contro Meta nella quale sostiene da un
lato che le acquisizioni di Instagram e WhatsApp sono state
condotte illegalmente e progettate per il monopolio di Meta stessa
e dall'altro che quest'ultima non sia stata all'altezza del compito
al momento della transizione verso il mobile. Meta aveva bisogno
delle acquisizioni per sopravvivere a quel passaggio. Guardando
indietro ai documenti e alle prove disponibili l'Agenzia è stata in
grado di determinare che si trattava di un'acquisizione
illegale.
D. Quando e come rivedrete il concetto di «acquisizioni killer»,
deal fatti solo per sbarazzarsi della concorrenza prima che diventi
pericolosamente competitiva?
R. L'idea è di identificare quali siano i punti ciechi in questo
momento, quali le domande che non ci siamo posti e che invece
dovremmo farci. Molte di queste «acquisizioni killer» avvengono nel
settore tecnologico, altre sono relative al cosiddetto
«monopsonio». Nel contesto di questi mercati digitali ci sono
alcune domande chiave. In primo luogo, come possiamo assicurarci di
comprendere i casi in cui le acquisizioni vengono effettuate con un
occhio al vantaggio competitivo duraturo? Molte Big Tech hanno
storicamente concluso alcuni dei loro accordi per costruire,
stabilire e proteggere tale vantaggio. In secondo luogo, qual è il
ruolo dei dati? Abbiamo notato come l'aggregazione dei dati e
l'accesso a dati commercialmente sensibili di altre aziende può a
volte attribuire alle imprese un vantaggio competitivo
impressionante. In terzo luogo continueremo a guardare alle
esternalità di rete: significa capire quali sono i modi in cui le
aziende stanno utilizzando alcune delle peculiarità dei mercati
digitali a proprio vantaggio.
D. Se si confrontano le maggiori 10 aziende al mondo dal 2012 a
oggi si vede che circa metà sono ancora dominanti sul mercato ma
molte non sono più nella top 10. Se si torna indietro di un altro
decennio la lista cambia completamente. Il mercato si sta regolando
da solo?
R. Il compito chiave per l'Antitrust è garantire la presenza di
un mercato in cui le aziende possano competere in base a meriti e
risultati. Se sei un imprenditore o un'azienda con un'idea per un
particolare bene o servizio e la porti con successo sul mercato,
puoi competere in modo equo? Non è compito nostro scegliere
vincitori e vinti, ma garantire che le aziende giochino ad armi
pari, senza sfruttare posizioni dominanti.
D. In termini di fusioni e acquisizioni su quanti deal vi state
concentrando ad oggi?
R. Il numero di transazioni è aumentato notevolmente, il che
crea una notevole tensione. Siamo chiamati a scegliere con grande
difficoltà su quali deal miliardari concentrarci assicurandoci di
indagare da vicino. Ma per arrivare a questa decisione ci sono
compromessi da fare...
D. Quali?
R. Negli ultimi decenni abbiamo visto fusioni che si sono poi
rivelate anticoncorrenziali e illegali. Penso che la lezione da
trarne sia che le aziende non sono state scoraggiate ad abbandonare
comportamenti anticoncorrenziali. Anche quando il Ftc ha agito per
vie legali investendo risorse, la risposta non è stata abbastanza
netta e severa da determinare un vero cambiamento del comportamento
anticoncorrenziale delle grandi compagnie. Oggi ci stiamo
concentrando su quali siano le istanze nel contesto delle fusioni
in cui determinati tipi di azioni possano avere un impatto sul
mercato. Se noi riuscissimo a ottenere un livello di consenso alto
tra i consumatori o un buon risultato in tribunale potremmo
cambiare l'intera dinamica del mercato. Altro tema su cui ci stiamo
concentrando risorse è legato a quali siano le cause scatenanti di
alcune pratiche commerciali illegali: cercare di stroncarle alla
fonte può rivelarsi una pratica idonea a incanalare le nostre
risorse nel modo più efficiente possibile.
D. Tra i clienti che forniscono dati e le aziende tech che
forniscono servizi sembra esserci una sorta di compromesso. Quale
pensa che sia la cosa più importante da monitorare, considerando i
potenziali danni che i consumatori potrebbero subire?
R. La questione che ci interessa particolarmente in questo
periodo di revisione del modus operandi della Ftc è come possiamo
potenziare la nostra capacità di dimostrare che le aziende hanno
potere di monopolio anche quando non impongono prezzi. Stiamo
cercando di utilizzare un altro approccio provando a mostrare
l'evidenza diretta o gli effetti diretti dei monopoli di mercato
come lo svilimento della privacy: in pratica tutti i modi in cui le
aziende possono usare il loro potere anche senza che questo si
traduca in un aumento dei prezzi.
fch
(END) Dow Jones Newswires
January 24, 2022 02:41 ET (07:41 GMT)
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