Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha difeso la decisione di non mandare un legale davanti alla Commissione Giustizia della Camera dei Rappresentanti americana alla fine di questa settimana, citando motivi relativi alla tempistica e definendo l'intera indagine "una bufala".

Parlando ai giornalisti mentre si preparava a lasciare Washington, Trump ha criticato i democratici per aver fissato le audizioni nella giornata di mercoledì, quando sarà nel Regno Unito per il vertice della Nato.

"Quindi i democratici hanno deciso che il momento perfetto sarà quando andrò alla Nato", ha commentato così il calendario il presidente americano, il quale ha, inoltre, evidenziato i commenti fatti dall'omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. In un'intervista pubblicata dal Time oggi, il presidente ucraino ha detto di non aver mai discusso con Trump alcuno scambio tra i quasi 400 milioni di dollari in aiuti americani e le indagini che l'amministrazione Usa ha chiesto che Kiev avviasse.

Parecchi testimoni hanno ammesso davanti alle Commissioni che credono ci sia un legame tra gli aiuti, il cui trattenimento è stato decretato da Trump a luglio, e le indagini che il presidente americano voleva che fossero condotte sul candidato democratico e potenziale rivale nella corsa alla Casa Bianca, Joe Biden, e sulle presunte interferenze di Kiev nelle elezioni americane del 2016. I democratici alla guida dell'inchiesta hanno puntato il dito contro Trump per aver abusato dei suoi poteri per sollecitare un leader straniero a intraprendere delle indagini da cui il presidente statunitense avrebbe tratto un beneficio politico.

L'inquilino della Casa Bianca ha detto ai giornalisti che i commenti di Zelensky "dovrebbero porre fine di tutto questo".

Il presidente ucraino, in un'intervista, si è detto non consapevole dell'esistenza di uno scambio ma anche criticato la decisione di Trump di congelare gli aiuti destinati a Kiev, considerati come una dimostrazione cruciale di sostegno americano per l'Ucraina, in lotta con i separatisti filorussi nella parte orientale del Paese. Gli aiuti sono stati rilasciati a settembre tra le critiche crescenti dei membri del Congresso.

"Sentite, non ho mai parato al presidente nei termini di un "quid pro quo", ha detto Zelensky, aggiungendo che "non voglio che ci considerino dei mendicanti ma dovete capire che siamo in guerra. Se gli Usa sono un nostro alleato strategico, allora non puoi bloccare gli aiuti".

Oggi i membri della Commissione Intelligence della Camera dovrebbero cominciare a rivedere una bozza di accordo sugli affari di Trump in Ucraina e domani dovrebbero votare il rapporto, per poi mandarlo alla Commissione Giustizia, che valuterà gli articoli dell'impeachment.

L'audizione fissata della Commissione Giustizia per mercoledì sarà la prima di questo tipo e sarà seguita da un comitato di esperti che giudicherà cosa costituisce un atto incriminante.

Ieri il consigliere della Casa Bianca, Pat Cipollone, ha scritto in una lettera al presidente della Commissione Giustizia della Camera, Jerrold Nadler, che "non ci si può aspettare che la Casa Bianca prenda parte a un'audizione mentre i testimoni devono ancora essere nominati e mentre rimane ancora del tutto non chiaro se la Commissione Giustizi assicurerà al presidente americano un giusto processo attraverso altre audizioni".

Cipollone ha detto che l'amministrazione statunitense risponderà separatamente alla richiesta di Nadler di una risposta entro il 6 dicembre se la sua squadra legale sarà in seguito coinvolta e ha chiesto altre informazioni su come il processo sarà condotto.

La Casa Bianca ha precedentemente detto che non coopererà con l'indagine di impeachment e ha impedito a parecchi testimoni di testimoniare.

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December 02, 2019 13:01 ET (18:01 GMT)

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