Un documento straordinario di 59 pagine solleva il sipario

sulla corruzione che ha travolto il Vaticano. È il ritratto impietoso

dell'assalto alle finanze vaticane che emerge dalla rogatoria presentata

dalla procura pontificia: la ricostruzione di un saccheggio da 454

milioni, che ha messo le mani persino sul conto riservato di papa

Francesco.

E' quanto riporta Repubblica, che sottolinea che l'indagine parte dallo

scandalo dell'immobile di Londra. Nelle carte si legge che "la Segreteria

di Stato finanzia l'operazione londinese con linee di credito del Credit

Suisse e della Banca della Svizzera Italiana per 200 milioni di dollari"

garantite attraverso i fondi per le elemosine per importi "che possono

arrivare fino a 454 milioni di euro". Secondo il Promotore di giustizia

Gian Piero Milano e il suo aggiunto Alessandro Diddi è stata "realizzata

dai gestori del fondo una consistente rivalutazione contabile che, allo

stato delle investigazioni, non sembra trovare una valida ragione

economica".

Raffaele Mincione, nelle carte riportate da Repubblica, emerge come il

regista delle manovre, "attivo in partite che vanno dallo scontro per la

banca genovese Carige a quella per il controllo di Retelit, in cui era

assistito dall'avvocato Giuseppe Conte fino a pochi giorni prima

dell'insediamento a Palazzo Chigi". Fabrizio Tirabassi (dipendente della

Segreteria di Stato) e monsignor Perlasca, aggiunge Repubblica, si

infilano persino nel "Fondo Discrezionale di Ubs creato nel 2015 per le

spese discrezionali del Santo Padre e dallo stesso autorizzate", prendendo

da lì 20 milioni di sterline per Gianluigi Torzi, proprietario della

lussemburgese Gutt Sa che agisce come agente della Segreteria di Stato per

gestire l'immobile.

Dalla rogatoria emerge anche un fronte nuovo, cioe' la cartolarizzazione

dei crediti avanzati da ospedali privati e cooperative nei confronti delle

Asl, società che si inseriscono nei rapporti del Fatebenefratelli di Roma

con la Regione Lazio. Il Vaticano si lega a una cooperativa, la Osa, che

grazie alla raccomandazione di Tirabassi ottiene un contratto record

dall'ospedale pediatrico Bambino Gesù, affidandolo a una persona nota "per

forti legami e ambienti e persone della camorra pugliese (Clan Campana e

Sacra Corona Unità)".

Il cardinale Angelo Becciu entra nella partita tramite il suo

segretario, monsignor Mauro Carlino, di cui i magistrati sottolineano "la

particolare disinvoltura con la quale si muove nelle alte sfere della

gerarchia dello Stato", che incontra il presidente di Snam, Luca Dal

Fabbro, per discutere della rinegoziazione del mutuo sull'immobile

londinese e di nuovi progetti, sempre con il giro di Raffaele Micnione e

con "Preziosi di Genova (verosimilmente Enrico Preziosi, noto imprenditore

della Giochi Preziosi)" e Giovanni Ferruccio Oriente "che dalle

intercettazioni parrebbe avere accesso al ministero dell'Interno

italiano".

liv

 

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September 30, 2020 03:51 ET (07:51 GMT)

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