"Siamo orgogliosi di aver concluso con successo un'operazione con caratteristiche finanziarie, di capitale umano, di esperienze e di innovazione che permette oggi al Gruppo Webuild di competere con i grandi player internazionali. L'integrazione di Astaldi rappresenta concretamente un progetto di valore per l'Italia perché contribuisce a rimettere in moto lo sviluppo sostenibile infrastrutturale, economico ed occupazionale nel Paese in una fase di emergenza. Per far ripartire il Paese ci proponiamo come catalizzatori e gestori di una grandissima capacità che ha la filiera del settore di progettare e costruire infrastrutture sostenibili".

Così Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild, alla premiazione M&A Award 2021, XVII edizione dell'evento a cura di KPMG e Fineurop Soditic dedicato alle migliori operazioni del mercato M&A italiano, che ha messo sul podio l'integrazione di Astaldi nel Gruppo Webuild come operazione coerente con l'idea di finanza a supporto della crescita aziendale e di percorsi virtuosi di creazione di valore.

"Il rafforzamento di Webuild ha permesso, nonostante la pandemia, di garantire la continuità operativa di una azienda con grandi competenze, Astaldi, e dei cantieri strategici per lo sviluppo sostenibile del Paese, investendo in innovazione e sicurezza - ha commentato Salini -. Il Gruppo è stato così in grado di salvaguardare solo lo scorso anno 20mila posti di lavoro, contribuendo anche alla crescita della filiera delle 7mila piccole e medie imprese con cui collabora. È questa per noi la prima vera forma di sostenibilità, ridare ossigeno ad un settore che fa da traino all'intera economia nazionale e che sconta un periodo di profonda crisi pre-Covid".

Sono infatti molti i progetti fermi che avrebbero grandi potenzialità in funzione anticiclica. "Abbiamo troppe opere bloccate, per un valore che ammonta a oltre 100 miliardi - ha spiegato Salini -. Molte di queste sono già pronte a partire, ma sono necessarie risorse di cassa e non solo di competenza. I 235 miliardi di euro del PNRR e ulteriori risorse messe a disposizione rappresentano un impegno importante da parte delle Istituzioni e che noi imprenditori apprezziamo moltissimo. Ma al tempo stesso è necessario uno sforzo ulteriore per spingere la rinascita del Paese. Il Ponte di Genova realizzato in poco più di 12 mesi ha dimostrato che anche in Italia le opere si possono fare bene, in tempi rapidi, con i giusti costi, seguendo la normativa europea in totale trasparenza, senza difendere un codice degli appalti troppo complesso ed inefficace. Le nuove opportunità che si stanno aprendo nel nostro paese ci spingono ad avere fiducia nel futuro e nella possibilità di creare lavoro per migliaia di italiani a cui abbiamo il dovere di dare nuova forza", ha concluso Salini.

Condotta con successo nell'ambito di Progetto Italia - il piano di consolidamento del settore delle costruzioni in Italia - l'acquisizione, coordinata dal team M&A guidato da Massimo Ferrari, General Manager Corporate & Finance di Webuild, rappresenta la più rilevante operazione di M&A realizzata in Italia nel settore, e tra le iniziative corporate più sfidanti fatte nel Paese negli ultimi anni. L'acquisizione, perfezionata nel novembre del 2020, rappresenta infatti il completamento di un processo complesso e articolato durato due anni, che ha visto il supporto di attori istituzionali e del sistema finanziario e bancario, da CDP Equity, a Intesa Sanpaolo, ad UniCredit e Banco BPM. Tra aumento di capitale, linee di credito e bond, il pacchetto finanziario dedicato all'operazione è ammontato a 1,7 miliardi di euro, portando ad un ampliamento significativo della compagine azionaria di Webuild e all'adeguamento della governance di Gruppo con l'ingresso, fra gli altri, di CDP, delle maggiori banche italiane e di investitori Istituzionali di lungo termine che hanno dato fiducia all'operazione e al Gruppo.

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May 14, 2021 03:33 ET (07:33 GMT)

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