(Correzione dalla fonte: si prega di leggere bene il primo paragrafo del take delle 12h15)

E' un giudizio sostanzialmente positivo quello che il

presidente dell'Ance, Gabriele Buia, dá del decreto correttivo al codice

degli appalti in via di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

"Diamo atto al legislatore e alle istituzioni, che hanno lavorato con

grande impegno a questo testo, di aver adottato molte soluzioni positive

che vanno nella direzione da noi auspicata di una maggiore efficienza del

sistema dei lavori pubblici", sottolinea Buia. Obiettivo che, secondo

Buia, può essere raggiunto pienamente "anche attraverso chiare

indicazioni sui poteri dell'Anac la cui missione da noi sposata fin

dall'inizio è quella di garantire in maniera trasparente e spedita

l'applicazione di regole certe e uguali per tutti". Per questa ragione,

"è indispensabile che l'Anac possa contare su un regolamentazione

operativa e strumenti adeguati per favorire il decongestionamento del

contenzioso, uno dei principali freni all'apertura dei cantieri, evitando

però di ingolfarla con competenze di ogni genere". In termini di

trasparenza, poi, "va eliminato il criterio del massimo ribasso che non

può e non deve essere utilizzato dalle amministrazioni per aggiudicare le

gare in quanto esiste il metodo antiturbativa, da noi caldeggiato da tempo e ora previsto nel correttivo fino a 2 milioni di euro, che consente alle stazioni appaltanti di escludere in modo automatico le offerte anomale in fase di gara assicurando trasparenza, celeritá e regolaritá alle procedure".

Secondo il presidente dell'Ance il nuovo testo contiene molte norme

condivisibili come la decisione di modificare i criteri per la

qualificazione delle imprese, che prende atto della grave crisi economica

in cui versa il settore e l'innalzamento del tetto pubblico per il

partenariato pubblico e privato per consentire a questo strumento di

decollare o la conferma del vincolo al 20% di utilizzo dell'in-house per

le concessionarie.

Notevoli perplessitá permangono invece soprattutto in materia di

subappalto: "qualche miglioramento alla norma c'è - conclude Buia - stato

ma rimangono numerose criticitá operative per le imprese che peraltro

sono in netto contrasto con quanto previsto dalla disciplina europea in

materia".

rov

 

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April 21, 2017 07:03 ET (11:03 GMT)

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