Consumi: Confcommercio, -0,5% m/m ad aprile (+0,2% a/a)
12 Maggio 2017 - 10:26AM
MF Dow Jones (Italiano)
L'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha registrato
ad aprile 2017 un calo dello 0,5% rispetto a marzo ed una
crescita dello
0,2% su base annua. Il dato dell'ultimo mese va valutato con una
certa
cautela in considerazione del ruolo svolto dalle vendite di auto
e moto
nel determinarne l'andamento. Al netto di questa componente,
infatti,
l'Indice ha registrato un incremento dello 0,3% rispetto a marzo
e
dell'1,1% su base annua. Si conferma la tendenza alla
stabilizzazione dei
consumi che ha caratterizzato gli ultimi mesi.
La stabilità della domanda da parte delle famiglie si inserisce
in un
quadro congiunturale in cui sono assenti spunti di particolare
vivacità e
in cui l'area del disagio sociale, misurata dal MIC (Misery
index
Confcommercio), seppure in contenuto rallentamento a marzo,
rimane su
valori storicamente elevati.
Questa situazione è collegata al sentiment delle famiglie, che
nel mese
di aprile registra un lieve arretramento, sintesi di giudizi
diversificati
per quanto riguarda le singole componenti. Se da un lato emerge
un
pessimismo riguardo la situazione economica del paese e le
attese future,
migliorano invece i giudizi circa la situazione familiare
presente e
futura.
Più positivo continua a risultare l'atteggiamento delle imprese,
che
anche ad aprile segnalano un miglioramento del clima di fiducia
che si
colloca ai massimi da gennaio 2008. L'ottimismo è diffuso tra
gli
operatori, in ragione, probabilmente, di attese favorevoli
riguardo agli
effetti di recenti provvedimenti del Governo (per es. l'iper
ammortamento
per alcuni investimenti).
Nel settore manifatturiero al miglioramento del sentiment
degli
operatori fa riscontro un incremento della produzione
industriale che,
secondo le stime di Confindustria, ad aprile avrebbe registrato
un aumento
dello 0,6% su marzo. Considerando che anche gli ordinativi sono
stimati in
crescita (+0,6% rispetto a marzo), il lento recupero
dell'attività
produttiva dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi.
A mantenere bassi i livelli della fiducia delle famiglie e a
spingerle
ad atteggiamenti molto prudenti verso il consumo ha
indubbiamente
contribuito il permanere di andamenti non brillanti sul versante
del
mercato del lavoro. A marzo gli occupati sono diminuiti di 7.000
unità in
termini congiunturali (+ 213.000 su base annua). In aumento,
sempre nello
stesso mese, il numero di persone in cerca d'occupazione
(+41.000 rispetto
a febbraio, +86.000 nei confronti dell'analogo mese del 2016) a
segnalare
una ricerca più attiva di un lavoro, elemento che ha favorito il
permanere
delle forze di lavoro su valori storicamente elevati. Questi
andamenti
hanno comportato una risalita, rispetto a febbraio, di due
decimi di punto
del tasso di disoccupazione. Il quadro d'insieme è completato
da
un'ulteriore caduta delle ore di Cig autorizzate (-25,6% a marzo
su base
annua, -38,0% nel primo trimestre).
pev
(END) Dow Jones Newswires
May 12, 2017 04:11 ET (08:11 GMT)
Copyright (c) 2017 MF-Dow Jones News Srl.