Di Andrea Montanari (milanofinanza.it)

Vivendi (28,8%) non è presente all'assemblea, così gli attacchi a Mediaset arrivano da Amber (2,5%). Per la prima volta il fondo attivista, già protagonista della battaglia su Parmalat , esce allo scoperto e si palesa in assemblea, anche se la partecipazione risale a qualche anno fa. Per la prima volta, infatti, Amber prende le parola in un'assemblea tranquilla, dove solo tre sono gli stati gli interventi dei piccoli soci. Il focus dell'intervento di Arturo Albano è stato tutto incentrato sui costi gestionali del gruppo televisivo italiano e sul rapporto tra costi e risultati operativi. "Il costo medio medio di ogni dipendente di Mediaset è di 102 mila euro su base annua contro una media di 86 mila euro degli altri principali competitor internazionali, a fronte di un'età media nel frattempo salita da 46 a 49 anni e con risorse umane triple rispetto a quelle della Spagna", ha dichiarato l'esponente del fondo Amber, che poi ha sollevato anche il costo del consiglio d'amministrazione del network: "Nel periodo 2012-2016 il costo medio del cda è stato complessivamente di 62 milioni a fronte di perdite che hanno superato il mezzo miliardo".

E anche escludendo il risultato dello scorso anno, ovvero una perdita record di 294,5 milioni legata alla vicenda Vivendi , "le perdite sarebbero stato di 250 milioni". Analizzando poi nel dettaglio l'andamento del business italiano, l'esponente del fondo attivista afferma come "sempre nello stesso periodo 2012-2016 le perdite cumulate sono state di 900 milioni, e anche se si escludesse il risultato dello scorso anno il rosso sarebbe stato superiore ai 500 milioni".

Per questo Amber chiede una svolta nella gestione, soprattutto di Premium, e un cambio di passo. Un affondo che pare essere indirizzato in particolare al presidente Fedele Confalonieri. "Il costo del cda di Mediaset per il solo 2016 è stato triplo rispetto alla media dei competitor: 15,8 milioni rispetto ai 4,9 milioni di costo medio delle altre società del settore". Il numero 1 di Mediaset ha poi fatto sapere, in risposta, che il nuovo piano industriale al 2020 prevede nuovi target di marginalità in miglioramento rispetto all'anno precedente, che potrebbero esserci acquisizioni mirate o cessione di asset non strategici. Mentre per quel che riguarda il costo medio del board è inferiore ai dati riportati da Amber e si attestano a 2,8 milioni "in linea con quelli degli altri società quotate". Mentre per quel che attiene alla spesa media del personale, Confalonieri ha fatto sapere che "il dato è allineato a quello di Prosiebensat e inferiore a quello di Tf1: il costo medio è di 90mila euro".

red

 

(END) Dow Jones Newswires

June 28, 2017 06:15 ET (10:15 GMT)

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