Qualità, esclusività, design e know how artigianale legati ai marchi emiliani sono i principali fattori di attrattività del capitale estero nel territorio regionale.

Lo conferma una ricerca realizzata da Kpmg per il Comitato Leonardo, dedicata al tema dell'apertura del capitale delle imprese italiane agli investitori esteri con un focus sulle potenzialità per l'industria dell'Emilia-Romagna, presentata questa mattina a Bologna.

L'appuntamento, promosso dal Comitato Leonardo in collaborazione con Ima Spa, rientra nell'ambito degli incontri territoriali che il Comitato organizza periodicamente con aziende associate allo scopo di favorire il confronto tra le imprese del territorio, le Istituzioni e le associazioni di categoria.

All'incontro, ospitato nella suggestiva cornice del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, hanno preso parte la Presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, il Presidente di Ima Spa Alberto Vacchi, il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Marchesini, l'A.D. di Philip Morris Manufacturing & Technology Mauro Sirani Fornasini, gli imprenditori Sonia Bonfiglioli (Presidente Gruppo Bonfiglioli), Adolfo Guzzini (Presidente iGuzzini Illuminazione) e Sergio Sassi (A.D. Emilceramica). Ha moderato i lavori il Prof. Franco Mosconi dell'Università degli Studi di Parma.

Tra i soci del Comitato Leonardo, nato nel 1993 per rafforzare l'immagine di eccellenza dell'Italia nel mondo, sono presenti 160 aziende il cui fatturato complessivo è di oltre 330 miliardi di euro, con una quota all'estero pari al 55%. Le 19 aziende emiliane associate al Comitato Leonardo vantano un fatturato complessivo di oltre 25 miliardi di euro, con una quota export del 44%.

In Emilia-Romagna, secondo quanto emerge dalla ricerca, si è registrata negli ultimi due anni una ripresa delle operazioni di M&A (merger and acquisition): il mercato Estero su Italia ha rivestito un ruolo importante nell'ambito del mercato M&A regionale, comportando dal 2011 un afflusso di capitale nel territorio di circa 9,1 miliardi di euro. Per quanto riguarda i Paesi di provenienza degli investitori esteri nella Regione, continuano a ricoprire un ruolo rilevante quelli storici come Usa, Francia e Germania, ma si affacciano anche qui nuovi investitori provenienti dai Paesi asiatici (Cina e Giappone).

Tra il 2011 e il 2016, gli investimenti esteri in Emilia-Romagna si sono concentrati prevalentemente nei settori industriali Consumer e Industrial Market: nel primo l'operazione principale ha riguardato la cessione di Parmalat al gruppo francese Lactalis, mentre nel secondo le operazioni sono state legate principalmente al settore dell'automotive.

La ricerca di Kpmg per il Comitato Leonardo evidenzia come a livello Regionale, così come sul piano nazionale, le operazioni di M&A Estero su Italia hanno quasi sempre effetti positivi sulle imprese acquisite, sia sotto l'aspetto economico, sia su quello dimensionale, sia infine su quello della produttività.

Inoltre, sul territorio come a livello nazionale, attraverso l'impatto sulla produttività del lavoro, le operazioni di M&A influenzano positivamente la crescita del Pil.

com/fus

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July 06, 2017 13:10 ET (17:10 GMT)

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