Emilia-Romagna: qualità, design e know how attirano capitali esteri
06 Luglio 2017 - 7:25PM
MF Dow Jones (Italiano)
Qualità, esclusività, design e know how artigianale legati ai
marchi emiliani sono i principali fattori di attrattività del
capitale estero nel territorio regionale.
Lo conferma una ricerca realizzata da Kpmg per il Comitato
Leonardo, dedicata al tema dell'apertura del capitale delle imprese
italiane agli investitori esteri con un focus sulle potenzialità
per l'industria dell'Emilia-Romagna, presentata questa mattina a
Bologna.
L'appuntamento, promosso dal Comitato Leonardo in collaborazione
con Ima Spa, rientra nell'ambito degli incontri territoriali che il
Comitato organizza periodicamente con aziende associate allo scopo
di favorire il confronto tra le imprese del territorio, le
Istituzioni e le associazioni di categoria.
All'incontro, ospitato nella suggestiva cornice del Museo del
Patrimonio Industriale di Bologna, hanno preso parte la Presidente
del Comitato Leonardo Luisa Todini, il Presidente di Ima Spa
Alberto Vacchi, il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna
Maurizio Marchesini, l'A.D. di Philip Morris Manufacturing &
Technology Mauro Sirani Fornasini, gli imprenditori Sonia
Bonfiglioli (Presidente Gruppo Bonfiglioli), Adolfo Guzzini
(Presidente iGuzzini Illuminazione) e Sergio Sassi (A.D.
Emilceramica). Ha moderato i lavori il Prof. Franco Mosconi
dell'Università degli Studi di Parma.
Tra i soci del Comitato Leonardo, nato nel 1993 per rafforzare
l'immagine di eccellenza dell'Italia nel mondo, sono presenti 160
aziende il cui fatturato complessivo è di oltre 330 miliardi di
euro, con una quota all'estero pari al 55%. Le 19 aziende emiliane
associate al Comitato Leonardo vantano un fatturato complessivo di
oltre 25 miliardi di euro, con una quota export del 44%.
In Emilia-Romagna, secondo quanto emerge dalla ricerca, si è
registrata negli ultimi due anni una ripresa delle operazioni di
M&A (merger and acquisition): il mercato Estero su Italia ha
rivestito un ruolo importante nell'ambito del mercato M&A
regionale, comportando dal 2011 un afflusso di capitale nel
territorio di circa 9,1 miliardi di euro. Per quanto riguarda i
Paesi di provenienza degli investitori esteri nella Regione,
continuano a ricoprire un ruolo rilevante quelli storici come Usa,
Francia e Germania, ma si affacciano anche qui nuovi investitori
provenienti dai Paesi asiatici (Cina e Giappone).
Tra il 2011 e il 2016, gli investimenti esteri in Emilia-Romagna
si sono concentrati prevalentemente nei settori industriali
Consumer e Industrial Market: nel primo l'operazione principale ha
riguardato la cessione di Parmalat al gruppo francese Lactalis,
mentre nel secondo le operazioni sono state legate principalmente
al settore dell'automotive.
La ricerca di Kpmg per il Comitato Leonardo evidenzia come a
livello Regionale, così come sul piano nazionale, le operazioni di
M&A Estero su Italia hanno quasi sempre effetti positivi sulle
imprese acquisite, sia sotto l'aspetto economico, sia su quello
dimensionale, sia infine su quello della produttività.
Inoltre, sul territorio come a livello nazionale, attraverso
l'impatto sulla produttività del lavoro, le operazioni di M&A
influenzano positivamente la crescita del Pil.
com/fus
marco.fusi@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
July 06, 2017 13:10 ET (17:10 GMT)
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