Boero B.: da Cda via libera a convocazione assemblea per ok a buy-back
15 Settembre 2017 - 11:49AM
MF Dow Jones (Italiano)
Andreina Boero, ha deliberato la convocazione dell'assemblea
ordinaria dei soci, conferendo delega al presidente, affinché
l'assemblea deliberi sull'autorizzazione all'acquisto di azioni
proprie sul mercato tramite offerta pubblica volontaria totalitaria
e successiva procedura congiunta di sell-out e squeeze-out.
L'operazione, informa una nota, mira a ottenere il delisting
delle azioni ordinarie BB dal Mercato telematico azionario gestito
da Borsa Italiana. L'operazione che il consiglio ha deciso di
proporre all'assemblea dei soci parte dal fatto che il 97,4% circa
del capitale sociale è da molti anni stabilmente nelle mani di sei
gruppi di azionisti.
I sei gruppi sono complessivamente titolari di 4.227.752 azioni
ordinarie di BB, rappresentative, come detto, del 97,4% circa del
capitale, che è suddiviso in 4.340.379 azioni ordinarie. BB è
titolare di 58.087 azioni proprie, pari all'1,338% del
capitale.
Gli aderenti al patto sono quindi complessivamente titolari di
4.285.839 azioni, pari al 98.743% del capitale. Il flottante
effettivo è dunque di 54.540 azioni, pari all'1,26% del capitale,
di cui fanno parte
1.561 azioni non dematerializzate, a loro volta pari allo 0,036%
del capitale sociale.
In considerazione della insussistenza di fatto di un
significativo flottante esiste un interesse della società, che non
ha mai fatto ricorso al mercato dei capitali dopo la quotazione e
che affronta significativi costi di compliance correlati al regime
di quotazione, a fare quanto possibile per ottenere il delisting
del titolo.
Allo scopo di favorire l'operazione di delisting, tutti gli
azionisti riferibili ai sei gruppi sopra menzionati hanno concluso
un patto parasociale, a cui partecipa anche la Società stessa. Il
patto è volto a supportare il delisting del titolo tramite la sopra
menzionata offerta pubblica volontaria totalitaria di acquisto di
azioni proprie da parte della Società, offerta cui gli aderenti al
patto non conferiranno le proprie azioni.
Presupposto dell'operazione prospettata è che gli aderenti al
patto alla data di promozione dell'eventuale offerta, nel rispetto
degli impegni assunti, siano titolari congiuntamente almeno delle
azioni indicate nel patto e quindi che, nella sostanza, l'offerta
sia rivolta ad acquistare azioni in numero non superiore a 54.540
azioni, pari all'1,26% del capitale sociale, di cui fanno parte le
1.561 azioni non dematerializzate sopra menzionate.
Il patto parasociale è comunque sospensivamente condizionato
alla delibera assembleare di autorizzazione all'acquisto delle
azioni proprie, a seguito della quale il consiglio di Boero
Bartolomeo fisserà il prezzo di offerta nell'ambito del prezzo
minimo e del prezzo massimo indicati dall'assemblea.
Il Cda ha proposto all'assemblea di indicare una fascia di
prezzo per l'acquisto delle azioni proprie compresa tra un prezzo
minimo di 17,82 euro e un prezzo massimo di 22 euro per azione.
Il patto parasociale è comunque sospensivamente condizionato
alla delibera assembleare di autorizzazione all'acquisto delle
azioni proprie, a seguito della quale il consiglio di
amministrazione di Boero Bartolomeo fisserà il prezzo di offerta
nell'ambito del prezzo minimo e del prezzo massimo indicati
dall'assemblea.
Il patto verrà pubblicato nelle forme e nei termini di legge.
Nella stessa sede il consiglio ha inoltre cooptato al suo interno
il professor Giuseppe Pericu a seguito delle dimissioni di Giorgio
Rupnik. Il consigliere Pericu è amministratore indipendente e
resterà in carica fino alla prossima assemblea. Già titolare della
Cattedra di Diritto Amministrativo presso la facoltà di
Giurisprudenza dell'Università di Genova e Statale di Milano,
Pericu è Professore emerito di Diritto amministrativo.
com/cce
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September 15, 2017 05:34 ET (09:34 GMT)
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