Andreina Boero, ha deliberato la convocazione dell'assemblea ordinaria dei soci, conferendo delega al presidente, affinché l'assemblea deliberi sull'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie sul mercato tramite offerta pubblica volontaria totalitaria e successiva procedura congiunta di sell-out e squeeze-out.

L'operazione, informa una nota, mira a ottenere il delisting delle azioni ordinarie BB dal Mercato telematico azionario gestito da Borsa Italiana. L'operazione che il consiglio ha deciso di proporre all'assemblea dei soci parte dal fatto che il 97,4% circa del capitale sociale è da molti anni stabilmente nelle mani di sei gruppi di azionisti.

I sei gruppi sono complessivamente titolari di 4.227.752 azioni ordinarie di BB, rappresentative, come detto, del 97,4% circa del capitale, che è suddiviso in 4.340.379 azioni ordinarie. BB è titolare di 58.087 azioni proprie, pari all'1,338% del capitale.

Gli aderenti al patto sono quindi complessivamente titolari di 4.285.839 azioni, pari al 98.743% del capitale. Il flottante effettivo è dunque di 54.540 azioni, pari all'1,26% del capitale, di cui fanno parte

1.561 azioni non dematerializzate, a loro volta pari allo 0,036% del capitale sociale.

In considerazione della insussistenza di fatto di un significativo flottante esiste un interesse della società, che non ha mai fatto ricorso al mercato dei capitali dopo la quotazione e che affronta significativi costi di compliance correlati al regime di quotazione, a fare quanto possibile per ottenere il delisting del titolo.

Allo scopo di favorire l'operazione di delisting, tutti gli azionisti riferibili ai sei gruppi sopra menzionati hanno concluso un patto parasociale, a cui partecipa anche la Società stessa. Il patto è volto a supportare il delisting del titolo tramite la sopra menzionata offerta pubblica volontaria totalitaria di acquisto di azioni proprie da parte della Società, offerta cui gli aderenti al patto non conferiranno le proprie azioni.

Presupposto dell'operazione prospettata è che gli aderenti al patto alla data di promozione dell'eventuale offerta, nel rispetto degli impegni assunti, siano titolari congiuntamente almeno delle azioni indicate nel patto e quindi che, nella sostanza, l'offerta sia rivolta ad acquistare azioni in numero non superiore a 54.540 azioni, pari all'1,26% del capitale sociale, di cui fanno parte le 1.561 azioni non dematerializzate sopra menzionate.

Il patto parasociale è comunque sospensivamente condizionato alla delibera assembleare di autorizzazione all'acquisto delle azioni proprie, a seguito della quale il consiglio di Boero Bartolomeo fisserà il prezzo di offerta nell'ambito del prezzo minimo e del prezzo massimo indicati dall'assemblea.

Il Cda ha proposto all'assemblea di indicare una fascia di prezzo per l'acquisto delle azioni proprie compresa tra un prezzo minimo di 17,82 euro e un prezzo massimo di 22 euro per azione.

Il patto parasociale è comunque sospensivamente condizionato alla delibera assembleare di autorizzazione all'acquisto delle azioni proprie, a seguito della quale il consiglio di amministrazione di Boero Bartolomeo fisserà il prezzo di offerta nell'ambito del prezzo minimo e del prezzo massimo indicati dall'assemblea.

Il patto verrà pubblicato nelle forme e nei termini di legge. Nella stessa sede il consiglio ha inoltre cooptato al suo interno il professor Giuseppe Pericu a seguito delle dimissioni di Giorgio Rupnik. Il consigliere Pericu è amministratore indipendente e resterà in carica fino alla prossima assemblea. Già titolare della Cattedra di Diritto Amministrativo presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova e Statale di Milano, Pericu è Professore emerito di Diritto amministrativo.

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September 15, 2017 05:34 ET (09:34 GMT)

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