Ue: propone riforma iniziativa cittadini e finanziamento partiti
15 Settembre 2017 - 1:52PM
MF Dow Jones (Italiano)
Il rafforzamento della legittimità democratica nella Ue
attraverso una maggiore partecipazione dei cittadini è una delle
dieci priorità della Commissione Juncker. Per proseguire nella
realizzazione di questo impegno, si legge in un comunicato,la
Commissione europea ha adottato due proposte legislative per
rivedere l'iniziativa dei cittadini europei e il regolamento sui
partiti politici europei e sulle fondazioni politiche europee.
"Con queste proposte diamo agli europei ila possibilità di
partecipare al processo democratico - ha commentato il primo
vicepresidente Frans Timmermans - Vogliamo che l'iniziativa dei
cittadini europei sia più accessibile per tutti e, abbassando l'età
minima da 18 a 16 anni, abbiamo aperto la porta ad altri 10 milioni
di giovani europei affinché possano farsi avanti e contribuire a
dare forma al programma politico della Ue. Allo stesso tempo, la
nostra riforma dei partiti politici garantirà che gli europei siano
più informati del legame fra i partiti nazionali e quelli europei e
farà in modo che il loro finanziamento rispecchi meglio le scelte
democratiche dei cittadini in occasione delle elezioni
europee".
Dal trattato di Lisbona l'iniziativa dei cittadini europei
conferisce a un milione di cittadini il potere di chiedere alla
Commissione di proporre nuove normative della Ue. Sebbene negli
ultimi cinque anni oltre otto milioni di cittadini abbiano già
sostenuto iniziative e contribuito alla formulazione del programma
politico della Ue, lo strumento dispone di un ulteriore potenziale.
La proposta di riforma del regolamento vigente renderà più agevole
per i cittadini promuovere e sostenere le iniziative mediante un
più ampio ricorso alle opportunità digitali e l'eliminazione di
requisiti onerosi. Darà inoltre la possibilità agli europei più
giovani, a partire dall'età di 16 anni, di sostenere
un'iniziativa.
Per quanto riguarda il finanziamento dei partiti politici
europei, le modifiche proposte mirano ad aumentare la trasparenza,
a migliorare la legittimità democratica in modo che il
finanziamento rifletta meglio l'elettorato europeo e a rafforzare
l'applicazione delle leggi in modo da contrastare gli abusi e
recuperare i fondi. Queste proposte dovrebbero essere adottate ed
entrare in vigore prima delle elezioni europee del 2019. La
proposta di riforma delle fondazioni e dei partiti politici europei
risponde alle ripetute domande del Parlamento europeo di colmare le
lacune che hanno condotto a un utilizzo abusivo del denaro dei
contribuenti europei. In alcuni casi singoli membri dello stesso
partito nazionale promuovono la creazione di diversi partiti
europei. Il metodo attuale di distribuzione dei finanziamenti della
Ue per i partiti politici europei non è inoltre sufficientemente
proporzionato all'entità della rappresentanza ottenuta in occasione
delle elezioni europee. Infine, i partiti politici ritengono
difficoltoso soddisfare il requisito del cofinanziamento per
ottenere il finanziamento. La proposta della Commissione stabilirà
un legame più stretto fra la reale rappresentanza e il
finanziamento, aumentando la percentuale di finanziamento assegnata
in base alla quota di voto effettivo dall'85% al 95%. Nell'attuale
sistema il 15% del finanziamento è ripartito fra tutti i partiti,
indipendentemente dal numero di elettori da questi rappresentati.
Le proposte creeranno anche una maggior trasparenza per i cittadini
europei sui legami fra i partiti europei e nazionali, imponendo ai
partiti nazionali di presentare chiaramente sui loro siti web il
logo e il programma politico del partito europeo cui sono
affiliati. Sarà anche indicato l'equilibrio di genere tra i
parlamentari europei.
Infine, per garantire una migliore gestione del denaro del
contribuente europeo, la proposta di riforma colmerà le lacune che
consentono ai partiti di abusare del sistema istituendo entità
europee multiple, ciascuna ammissibile a ulteriori
finanziamenti.
Per entrare in vigore le due proposte legislative presentate
oggi dalla Commissione devono essere adottate dal Parlamento
europeo e dal Consiglio con la procedura legislativa ordinaria. La
Commissione conta su un dibattito rapido e costruttivo in modo che
tali importanti modifiche della vita democratica possano entrare in
vigore il più presto possibile.
com/rov
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September 15, 2017 07:37 ET (11:37 GMT)
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