Fisco: studio Casmef-Luiss, -1 mld entrate con nuova tassazione tabacchi
19 Settembre 2017 - 6:54PM
MF Dow Jones (Italiano)
Circa 1 miliardo di euro in mancate entrate erariali, nelle
stime del Governo per il 2017, rispetto agli obiettivi di gettito
previsti dalla legge di bilancio del 2016 per l'anno successivo;
meno 146 milioni incassati dallo Stato nel periodo gennaio-luglio
2017, rispetto alle entrate ottenute nello stesso periodo nel
2016.
E' questo l'allarme lanciato dal centro studi Casmef
dell'Università Luiss Guido Carli, sulla base delle stime del
Governo presentate nel Documento di assestamento di bilancio e del
Bollettino entrate tributarie del Mef aggiornato a luglio 2017, a
due anni dall'implementazione della riforma fiscale dei tabacchi in
Italia e a soli tre mesi dalle modifiche ad essa apportate nel
giugno di quest'anno. Lo studio è intitolato "Le riforme del
mercato del tabacco in Italia e in Grecia: verso un calendario
fiscale" ed è stato curato dai professori Marco Spallone, Stefano
Marzioni e Alessandro Pandimiglio del Centro Studi CAsmef, con il
contributo di British American Tobacco Italia.
"La riforma del 2015 - dichiara il professor Marco Spallone,
vicedirettore del Casmef - ha garantito almeno inizialmente la
stabilità del sistema, seppure entro certi limiti, fino al momento
in cui gli interventi discrezionali sono stati improntati alla
moderazione, all'equilibrio e alla gradualità. L'inasprimento del
carico fiscale posto in essere nel giugno 2017 è avvenuto in modo
drastico e repentino, con una perdita di gettito già nel primo mese
di applicazione, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente,
del 2,2%. E nel periodo gennaio-luglio 2017 il calo è stato del
2,3%, con -146 milioni di euro di entrate rispetto al primo
semestre 2016, secondo il bollettino delle entrate del MEF
aggiornato a luglio. E purtroppo il Governo stima per l'anno 2017
un decremento complessivo pari a circa 1 miliardo di euro in minori
entrate per le casse dello Stato, rispetto alle previsioni della
Legge di Bilancio 2016. A nostro avviso sarebbe necessario un nuovo
intervento normativo, per assicurare certezza del gettito e per
fornire agli operatori del mercato prospettive stabili e
prevedibili, riducendo la discrezionalità degli interventi e
implementando regole certe, almeno per il medio termine, definendo
un vero e proprio 'Calendario fiscale delle Accise'".
Dello stesso parere anche Andrea Conzonato, presidente e a.d. di
Bat Italia, secondo il quale "un 'calendario fiscale delle accise',
prima ancora che uno strumento utile, è un principio di civiltà
giuridica. Oggi i grandi investitori internazionali sono alla
ricerca di luoghi stabili in cui effettuare investimenti. Nel
nostro Paese l'eccessiva burocrazia, una giustizia troppo lenta,
infrastrutture spesso carenti ma, soprattutto, l'incertezza
giuridica e regolatoria, rendono l'Italia un posto meno appetibile
per i grandi investimenti. Auspico che parole come 'certezza',
'prevedibilità' e 'sostenibilità' possano ispirare le future scelte
di Governo, per consentire all'Italia di continuare a crescere,
competere e attrarre investimenti che garantiscano miglioramenti
strutturali e prosperità all'economia del nostro Paese".
com/rov
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September 19, 2017 12:39 ET (16:39 GMT)
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