I risultati economici complessivi al 30 giungo 2017 dei

tredici maggiori istituti di credito italiani evidenziano un utile

complessivo di 4,7 miliardi di euro, quasi raddoppiato rispetto al 1*

semestre 2016. Ad influenzare tale risultato - sostiene il Centro studi

della Uilca - vi sono due fatti straordinari: il contributo di 3,5

miliardi di euro erogati dallo Stato a Intesa Sanpaolo per l'operazione

"Banche Venete" e le ulteriori rettifiche su crediti di 4 miliardi

contabilizzate da Monte dei Paschi di Siena, previsti per la cessione dei

crediti deteriorati come annunciato nel progetto di rilancio

dell'istituto.

"La ripresa economica si evidenzia nei conti economici delle banche, con

una crescita delle commissioni nette del 5,9% - commenta Roberto Telatin,

responsabile Centro Studi Uilca "Orietta Guerra" curatore della ricerca -

mentre continua la contrazione sia del margine d'interesse diminuito del

2,8% rispetto al giugno 2016, sia dei costi operativi, ridottisi dell'1%,

soprattutto per la diminuzione delle spese del personale (-1,6%)".

"Le rettifiche sui crediti, escluso l'accantonamento straordinario

effettuato dal Monte dei Paschi di Siena (4 miliardi di euro) sono in

contrazione", continua Telatin. "Le minori rettifiche "normalizzate" sono

confermate anche dalla diminuzione dei crediti netti deteriorati -10,79%,

che ora rappresentano l'8,41% dei crediti netti, in riduzione rispetto al

9,30% del 30 giugno 2016. Considerati i molti progetti di cessione di Npl

annunciati, si presume, che i crediti deteriorati dovrebbero scendere

ulteriormente nei prossimi mesi, aiutati anche dal miglioramento della

crescita economica. L'aumento del Pil previsto nel 2017 e 2018 per rendere

beneficio al Paese, si deve tradurre in un aumento dei redditi", conclude

Telatin.

"Il credito alle imprese, come segnalato da Bankitalia, purtroppo, sta

calando non perché esiste un problema di credit crunch, ma perché mancando

un vero Piano Industriale del Paese, la richiesta di credito da parte

delle aziende medio piccole ristagna", dichiara il Segretario Generale

della Uilca Massimo Masi. "L'aumento dei profitti delle imprese, senza un

aumento dei salari e delle pensioni, non porterà a un aumento dei consumi

fondamentale per rafforzare la ripresa economica dell'Italia. Per questo

gli sforzi per migliorare i conti economici delle banche rischiano di

essere solo temporanei se non vi saranno interventi governativi che,

favorendo la riduzione del prelievo fiscale e la discesa del tasso di

disoccupazione, aumentino il reddito disponibile per le persone", conclude

Masi.

pev

 

(END) Dow Jones Newswires

September 20, 2017 07:00 ET (11:00 GMT)

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