Il Ftse Mib scambia in lieve rialzo e segna un +0,11% a 22.439 punti.

Il principale indice milanese non si distanzia troppo dalla parità in una giornata con pochi dati macroeconomici in cui gli investitori tengono sotto controllo l'evoluzione della situazione in Spagna.

Il sentiment di fondo degli investitori resta comunque positivo al momento. Gli analisti di Bank of America - Merrill Lynch si focalizzano "sulle condizioni finanziarie globali" definendole "forti e molto resilienti. L'azionario resiste a svariati rischi politici e geopolitici in un momento in cui la volatilità è bassa e i mercati del credito sono robusti".

A piazza Affari proseguono gli acquisti su Banco Bpm (+3,23% a 3,132 euro) che continua a essere sostenuta dalle ipotesi di stampa relative a un possibile ingresso di Buffett nel capitale di Banco Bpm. Anche Cattolica Ass. sale (+1,7%) con il mercato che riflette sulle prossime mosse di Buffett e scommette sulla trasformazione del gruppo in Spa.

Tra gli altri bancari Unicredit +0,53%, Mediobanca +0,38%, Intesa Sanpaolo invariata a 2,86 euro, Ubi B. -0,15% e Bper -0,18%.

Saipem (+1,3%) tratta in positivo con il comparto dell'Oil&Gas (Tenaris +0,85%, Eni +0,29%) grazie all'aumento del prezzo del petrolio.

Campari (+0,85% a 6,56 euro) continua ad aggiornare i nuovi massimi storici (massimo intraday 6,57 euro). Raymond James resta inoltre positiva sul titolo e conferma la raccomandazione outperform in attesa dei risultati del terzo trimestre in agenda per il 7 novembre.

Sul resto del listino si segnala La Doria (+3,35%) che prosegue il trend positivo partito con la pubblicazione dei risultati.

Molto bene anche Igd (+2,62%) e Saras (+2,13%): dal sito della

societá è emerso che il margine di raffinazione medio nell'area del

Mediterraneo nella scorsa settimana si è attestato a circa 3,9 dollari al

barile, in aumento rispetto ai 3,1 usd dei sette giorni precedenti.

In calo invece B.Ifis (-2,72% a 46,53 euro) dopo la notizia che

Andrea Clamer, responsabile della business unit Npl di Banca Ifis, ha

lasciato il gruppo per affrontare una nuova sfida imprenditoriale.

Amplifon perde invece l'1,31% a 12,78 euro. Equita Sim ha abbassato

il prezzo obiettivo del titolo a 12,1 da 12,3 euro (rating hold) dopo aver ridotto le stime sui ricavi 2017-2018 dell'1%, l'Ebitda rettificato del 2% e l'utile netto del 3%.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

October 16, 2017 06:53 ET (10:53 GMT)

Copyright (c) 2017 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Amplifon (BIT:AMP)
Storico
Da Feb 2024 a Mar 2024 Clicca qui per i Grafici di Amplifon
Grafico Azioni Amplifon (BIT:AMP)
Storico
Da Mar 2023 a Mar 2024 Clicca qui per i Grafici di Amplifon