Ecco le principali storie di oggi sull'Aim di Londra:

Aukett Swanke Group: le azioni hanno festeggiato con un +17,65% a quota 2,50 pence la notizia che la societa' si è aggiudicata un nuovo contratto in Medio Oriente. Il contratto, in dettaglio, prevede che il gruppo attivo nel settore dell'interior design si occupi del progetto di un nuovo shopping centre, a Dubai, per conto della compagnia cinese China Lesso Group Holdings Ltd. Il progetto dovrebbe essere completato entro il 2020. Aukett Swanke non ha pero' fornito i dettagli finanziari dell'accordo.

Cogenpower: il titolo ha ceduto oltre il 23% dopo che il gruppo, con sede in Uk ma con la maggior parte dei suoi asset in Italia, ha deciso di cedere le proprie attivitá a Re Sipar, azienda che fa capo all'amministratore delegato Francesco Vallone. La societa' inglese venderá dunque Cogenpower SRL, che detiene gli impianti italiani, a Re Sipar che ne assumerá attivitá e passivitá. Dopo che, in base al regolamento Aim, l'operazione sará approvata dell'assemblea dei soci, Vallone si dimetterá dal board e Cogenpower sará rinominato Monreal PLC. Cogen Power, in dettaglio, si occupa di progettare, costruire e gestire impianti energetici di riscaldamento di quarta generazione ad alta efficienza.

Science in Sport: ha annunciato un aumento di capitale da 15 milioni di sterline per finanziare operazioni di M&A e per lo sviluppo di una piattaforma di e-commerce. L'operazione, in particolare, prevede l'emissione di massime 21,4 milioni di azioni di nuova emissione, al prezzo di 70 pence ciascuna, scontate del 2,1% rispetto al valore di chiusura di ieri. L'aumento di capitale dovrá attendere comunque il via libera dell'assemblea degli azionisti della societa', che e' attiva nel mercato degli integratori alimentari per sportivi. Il titolo di Science in Sport, in scia al positivo newsflow, ha guadagnato l'8,04%.

Urals Energy: ha registrato un utile netto di 8,5 milioni di dollari per il secondo carico navale di petrolio dell'anno. Il mercato ha accolto molto bene la notizia con le azioni che sono salite di oltre il 19%. Il prezzo netto per barile di petrolio, in dettaglio, è stato di 45,08 dollari, segnando un incremento di quasi 14,18 dollari al barile. La compagnia petrolifera utilizzerá i proventi per rimborsare il prestito a breve termine ricevuto da Petraco e ridurrá il debito netto da 12,3 milioni (al 30 giugno scorso) a 3,8 milioni di dollari.

gco

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November 14, 2017 13:06 ET (18:06 GMT)

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