Il Ftse Mib (-0,62% a 22.158 punti) chiude un'altra seduta in negativo, anche se riesce a non scendere al di sotto del supporto posto a 22.000 punti, recuperando terreno rispetto al minimo di giornata a 21.932 punti.

L'indice milanese ha recuperato con i bancari, anche se in generale sui mercati resta il sentiment di cautela. I dati macroeconomici non hanno avuto un particolare impatto sui principali listini europei: l'inflazione negli Stati Uniti è aumentata dello 0,1% a m/m e del 2% a/a a ottobre, in linea al consenso degli economisti, le vendite al dettaglio statunitensi sono salite dello 0,2% m/m a ottobre, al di sopra del consenso degli economisti, che avevano previsto invece una lettura invariata, mentre l'indice Empire State Manufacturing elaborato dalla Fed di New York si è attestato a 19,4 punti a novembre da quota 30,2 di ottobre, al di sotto del consenso degli economisti (26 punti). Le scorte delle imprese negli Usa, in termini destagionalizzati, sono rimaste invariate a livello mensile a settembre.

A piazza Affari in controtendenza Leonardo Spa (+4,46% a 10,53 euro) che ha effettuato un rimbalzo dopo la recente discesa.

Tra i bancari Banco Bpm +2,4%, Bper +2,11%, Ubi B. +1,04%, Unicredit +0,78%, Intesa Sanpaolo invariata a 2,8 euro, Mediobanca -0,3%, B.Mps -4,9%, Creval -6,15% e B.Carige -11,1%.

Telecom I. (+1,72% a 0,6815 euro) ha effettuato un movimento di recupero dopo le perdite dell'ultimo periodo. Gli analisti restano positivi sul titolo: Equita Sim conferma il rating buy (Tp 1,06 euro) e anche Banca Imi ribadisce la raccomandazione buy (Tp 1,11 euro), focalizzandosi su possibili collaborazioni con Open Fiber.

Acquisti pure su Poste I. (+0,65%), Unipol (+1,59%) e UnipolSai (+1,4%) dopo che si è chiuso il confronto tra il gruppo e Banco Bpm sulla partecipazione in Popolare Vita, la joint venture assicurativa in cui è recentemente subentrata Cattolica.

In rosso invece S.Ferragamo (-4,08% a 20,94 euro)penalizzata dai risultati deboli che hanno portato diversi analisti ad abbassare i target price.

Sul resto del listino si segnalano Rcs (+6,72%) che ha effettuato un rimbalzo dopo i cali della vigilia ed El.En (+5,82% a 23,65 euro) che ha festeggiato la promozione di Banca Akros a buy da neutral, con prezzo obiettivo fissato a 28 euro.

In positivo Landi R. (+0,88% a 1,493 euro) grazie ai risultati trimestrali. Dopo i conti Equita Sim ha alzato il prezzo obiettivo del titolo a 1,25 da 0,81 euro (hold) e Banca Akros a 1,1 da 1 euro (neutral).

In rosso invece Astaldi (-32,39% a 2,104 euro). Dopo l'annuncio del programma di rafforzamento patrimoniale Kepler Cheuvreux ha tagliato la raccomandazione del titolo a reduce da hold (Tp 2,5 euro), mentre Banca Akros ha ridotto il prezzo obiettivo a 2 da 3,4 euro (reduce) e Mediobanca Securities ha abbassato il Tp a 4,1 da 5,1 euro (neutral).

Male anche De'Longhi (-13,04% a 24 euro). La controllante del gruppo Longhi Industrial ha venduto il 5% circa del capitale attraverso un accelerated bookbuilding al prezzo di 25 euro per azione, elemento che sta pesando oggi sulle quotazioni di DèLonghi.

In calo anche Sole 24 Ore Spa (-26,12%), Tiscali (-20%), It Way (-12,74%) e Trevi Fin. (-11,02%).

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

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November 15, 2017 11:52 ET (16:52 GMT)

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