L'intero capitale del gruppo aeroportuale Save è stato messo a garanzia del prestito ricevuto dagli istituti di credito per portare a buon fine il riassetto societario.

E' quanto scrive il Sole 24 Ore, spiegando che lo scorso agosto, la cordata formata da Enrico Marchi e soci ha ricevuto un finanziamento da Intesa Sanpaolo e Unicredit per un totale di 440 milioni di euro.

In sede di definizione delle linee di credito, continua il quotidiano, è stata fornita da Marchi una garanzia reale per il finanziamento, procedura che si è tradotta in un atto di pegno tra l'imprenditore e le banche e che, allo stato attuale, riguarda precisamente il 99,995% di Marco Polo Holding, il veicolo che insieme ad Agorà detiene il 100% di Save.

Oltre a Intesa e Unicredit, Save è finita in pegno a Mps, Bnp Paribas-Bnl, Societe Generale, Ing, Ubi, Banco Bpm e Banca Popolare dell'Alto Adige. L'accordo prevede che i diritti di voto e i diritti amministrativi restino in capo a Marchi e ai partner. Solo al verificarsi di una causa di escussione le condizioni potrebbero mutare e gli istituti potrebbero ricorrere a una procedura di vendita privata dell'asset.

Marchi è convinto che il riassetto appena compiuto metta Save nelle condizioni di poter cogliere tutte le opportunità, ed i progetti di sviluppo ipotizzano per il gruppo fino a 100 milioni di investimenti all'anno per i prossimi 5 anni.

frc

(END) Dow Jones Newswires

December 07, 2017 03:45 ET (08:45 GMT)

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