Lavoro: Istat, in 3* trim +79.000 occupati (+0,3%)
07 Dicembre 2017 - 10:30AM
MF Dow Jones (Italiano)
Continua a crescere l'occupazione nel terzo trimestre del con un
aumento congiunturale dello 0,3% (+79.000 occupati) dovuto
all'ulteriore aumento dei dipendenti (+101.000, +0,6%), soltanto
nella componente a tempo determinato a fronte della stabilità del
tempo indeterminato. Continuano invece a calare gli indipendenti
(-22.000, -0,4%).
Lo rende noto l'Istat, spiegando che il tasso di occupazione
cresce di 0,2 punti rispetto al trimestre precedente arrivando al
58,1%. I dati mensili più recenti (ottobre 2017) mostrano, al netto
della stagionalità, una sostanziale stabilità del numero di
occupati rispetto a settembre.
La dinamica tra il terzo trimestre del 2017 e lo stesso periodo
dell'anno precedente porta a una crescita di 303.000 occupati
(+1,3%) circoscritta ai dipendenti (+2,3%), soprattutto a termine,
a fronte di una nuova diminuzione degli indipendenti (-1,8%).
L'incremento in termini assoluti è più consistente per gli occupati
a tempo pieno. Il tempo parziale aumenta soprattutto nella
componente volontaria. La crescita dell'occupazione riguarda
entrambi i generi e tutte le ripartizioni ed è più intensa per le
donne e nel Mezzogiorno. Nel terzo trimestre 2017 torna a crescere
l'occupazione per i giovani 15-34 anni e il relativo tasso di
occupazione, sia in termini tendenziali sia congiunturali.
Il tasso di disoccupazione, continua l'Istat, rimane stabile
rispetto al trimestre precedente e diminuisce di 0,4 punti in
confronto a un anno prima. Nei dati di ottobre 2017, in termini
congiunturali, i tassi di disoccupazione e di inattività 15-64 anni
rimangono stabili. Nel confronto tendenziale si accentua la
riduzione degli inattivi di 15-64 anni (-300.000 in un anno) e del
corrispondente tasso di inattività (-0,6 punti). La diminuzione
dell'indicatore è diffusa per territorio, riguarda entrambi i
generi, di più gli over50, e coinvolge soprattutto quanti vogliono
lavorare (le forze di lavoro potenziali).
Nel complesso si assiste a un maggiore ingresso nell'occupazione
dei disoccupati, soprattutto tra i giovani, di individui con
elevato livello di istruzione, e tra i residenti nel Nord. Crescono
anche le transizioni dallo stato di inattività verso la
disoccupazione, soprattutto per le forze di lavoro potenziali; tra
gli scoraggiati l'aumento delle transizione è anche verso
l'occupazione.
Dal lato delle imprese si confermano i segnali di crescita
congiunturale della domanda di lavoro, con un aumento delle
posizioni lavorative dipendenti pari all'1% sul trimestre
precedente, sintesi della crescita sia dell'industria sia dei
servizi. Del medesimo segno sono le variazioni delle ore lavorate
per dipendente, che crescono rispetto al trimestre precedente
(+0,4%) e su base annua (+0,1%), mentre continua la flessione del
ricorso alla cassa integrazione. Proseguono, inoltre, i segnali di
crescita nel tasso dei posti vacanti, che aumenta di 0,1 punti
percentuali sul trimestre precedente. In termini congiunturali si
registra un aumento dello 0,3% delle retribuzioni e dello 0,7%
degli oneri sociali e, quale loro sintesi, una crescita dello 0,4%
del costo del lavoro.
liv
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December 07, 2017 04:15 ET (09:15 GMT)
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