Il presidente dell'Ifo, Clemens Fuest, ha criticato la proposta di riforma dell'Eurozona avanzata dalla Commissione europea, affermando che "questo non è il modo giusto per risolvere i problemi dell'unione valutaria".

L'idea della Commissione, ha proseguito Fuest, "riduce gli incentivi per i singoli Stati a gestire con cautela le proprie economie".

Ciò che servirebbe, "sono riforme egualmente lungimiranti nella direzione dell'auto-responsabilità e di restrizioni di bilancio più stringenti per le banche e per i Governi nazionali", ha puntualizzato il presidente dell'Ifo.

In particolare, "le banche dovrebbero essere indotte a detenere meno buoni del Tesoro domestici", attraverso una maggiore "regolamentazione sulla diversificazione e sul possesso di titoli". Inoltre, "necessitiamo di procedure credibili per la ristrutturazione dei bond dei Paesi più indebitati", in modo che "politiche fiscali inappropriate portino a un maggiore premio per il rischio e a un maggior onere finanziario".

"Nominare un Ministro delle Finanze europeo creerebbe l'illusione che la politica fiscale ed economica sia decisa a livello comunitario", mentre "la responsabilità ricade sui parlamenti e sui Governi nazionali", ha aggiunto Fuest.

Inoltre, ha concluso il presidente dell'Ifo "l'idea di premiare gli Stati per l'implementazione di riforme strutturali risulta particolarmente dannosa", dal momento che "affinché le riforme funzionino, i Paesi dovrebbero adottarle di loro spontanea volontà".

fpc

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December 07, 2017 04:49 ET (09:49 GMT)

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