Nuovi record a Wall Street dopo la pubblicazione dei dati macroeconomici del pomeriggio, tutti al di sopra delle attese del consenso.

Il Dow Jones sale dello 0,3% con nuovo massimo storico intraday a 24.909,55 punti, l'S&P 500 dello 0,44% con picco record a quota 2.708,38 e il Nasdaq Composite dello 0,64% con massimo storico a 7.053,16 punti. In luce poi i prezzi del petrolio che avanzano dell'1,5% circa.

Entrando nel dettaglio dei dati macro, l'Ism manifatturiero si è attestato a dicembre a 59,7 punti, in aumento rispetto ai 58,2 del mese precedente e al di sopra del consenso (58,2). Il sotto-indice sull'occupazione è sceso a 57 da 59,7 punti di novembre, e quello relativo ai nuovi ordini è aumentato a 69,4 da 64,0. Infine il sotto-indice dei prezzi è cresciuto a 69 punti dai 65,5 del mese precedente.

Bene anche le spese per costruzioni che a novembre, in base ai dati destagionalizzati, sono aumentate dello 0,8% a livello mensile, superando le attese del consenso (+0,5% m/m). Il dato di ottobre è però stato rivisto al ribasso, dal +1,4% al +0,9%.

Gli operatori attendono ora i verbali della riunione del Fomc di dicembre che, secondo gli economisti di Intesa Sanpaolo, dovrebbero mostrare un diffuso, anche se non unanime, consenso per la prosecuzione dell'attuale strategia di graduali rialzi dei tassi. La discussione sul ritmo degli aumenti del costo del denaro dovrebbe incentrarsi sui segnali divergenti di disoccupazione e inflazione.

Anche se la maggior parte dei partecipanti probabilmente continua a ritenere che l'indice dei prezzi al consumo nel 2017 sia stato frenato da fattori temporanei, rimane il dubbio diffuso che ci sia anche una componente strutturale nella debolezza persistente. Questi timori traspaiono dalle proiezioni macroeconomiche della Fed di dicembre, che vedono revisioni verso l'alto della crescita e verso il basso della disoccupazione, ma sentieri circa invariati per prezzi e tassi sull'orizzonte 2018-20.

I verbali dovrebbero anche segnalare che una parte delle proiezioni incorpora stime preliminari degli effetti della riforma tributaria. Nel complesso, le minute dovrebbero essere in linea con la comunicazione relativamente colomba delle stime e dell'ultima conferenza stampa di Janet Yellen.

Sul valutario il cambio euro/usd ha aggiornato il minimo intraday a 1,2002 dopo i dati macro Usa sopra le attese e viaggia ora a 1,2011. Infine sull'obbligazionario il rendimento del Treasury biennale è poco mosso all'1,915% e quello del decennale in leggero ribasso al 2,457%.

alb/dan

alberto.chimenti@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

January 03, 2018 10:45 ET (15:45 GMT)

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