Nel 2017 i prezzi al consumo registrano una crescita dell'1,2% dopo la lieve flessione del 2016 (-0,1%).

Lo rende noto l'Istat aggiungendo che l'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, si attesta a +0,7%, un tasso solo di poco più elevato rispetto a quello del 2016 (+0,5%).

La stabilità dell'inflazione a dicembre 2017 è la sintesi di dinamiche opposte. L'accelerazione della crescita dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,8%, da +2,2% di novembre) è infatti bilanciata dal rallentamento della crescita dei prezzi sia dei Beni alimentari non lavorati (+2,5%, da +3,2% del mese precedente) sia dei Beni energetici non regolamentati (+4,4% da +5,0% di novembre).

Pertanto, a dicembre sia l'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sia quella al netto dei soli beni energetici confermano le stesse variazioni registrate nel mese precedente (rispettivamente +0,4% e +0,6%).

L'incremento su base mensile dell'indice generale è dovuto prevalentemente agli aumenti dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,5%), cui si accompagna quello degli Energetici non regolamentati (+0,6%), degli Alimentari non lavorati e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (entrambi +0,4%).

Su base annua, la crescita dei prezzi dei beni decelera e si attesta a +1,1% (da +1,3% di novembre) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi accelera di un decimo di punto percentuale (+0,6% da 0,5%). Il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si conferma quindi negativo e pari a -0,5 punti percentuali (era -0,8 a novembre).

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January 05, 2018 05:35 ET (10:35 GMT)

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