Il rendimento del Bund decennale ha accelerato al rialzo dopo la pubblicazione delle minute della riunione della Banca centrale europea dello scorso dicembre percepite come piú falco delle attese da parte degli investitori.

Dai verbali è emerso che la Bce potrebbe modificare la guidance a inizio 2018 se l'economia continuerá a performare bene e che il board ritiene necessario che la comunicazione dell'Istituto evolva in maniera graduale.

Il costo di finanziamento dei bond a 10 anni di Berlino è salito di 13 punti base allo 0,6%. Lo spread Btp/Bund ne ha approfittato e il differenziale si è contratto a 152,495 pb rispetto ai 156,16 pb della chiusura di ieri.

Nel breve periodo però, lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi rimarrá lontano dai livelli di metá dicembre, quando gravitava attorno ai 135 punti base, avverte Chris Iggo, analista di Axa Investment Managers, sottolineando che la mancanza di prospettive di riforma fiscale in Italia e il risultato incerto delle elezioni politiche del 4 marzo potrebbero generare volatilitá sui buoni del Tesoro di Roma.

Nel frattempo, sul fronte macroeconomico, la produzione industriale dell'Eurozona, diffusa stamattina, ha battuto le attese, aggiungendosi alla recente serie di letture positive del Vecchio Continente. A novembre l'output è aumentato dell'1% su base mensile e del 3,2% a livello annuale. Il dato ha battuto il consenso degli economisti che si aspettavano un incremento dello0,8% m/m. Si tratta di una buona notizia per la Bce, grazie anche alla ripresa degli investimenti e dei consumi.

Inoltre l'economia tedesca è cresciuta nel quarto trimestre del 2017 "di un buon mezzo punto percentuale", afferma Jorg Kramer, capo economista di Commerzbank, commentando i dati pubblicati da Destatis. "Si tratta di un buon punto di partenza per il 2018. Prevediamo un +2,5% per quest'anno", aggiunge l'analista. Sul fronte politico, Berlino sembra "essere d'accordo con il piano di Emmanuel Macron, che vuole realizzare piú trasferimenti interni all'Ue, con la Germania che funga da ancora di stabilitá", conclude l'economista.

Infine, sul primario, nessun problema per l'Italia nelle odierne aste di Btp. Nel dettaglio Roma ha collocato 3 miliardi di euro di titoli di Stato a 3 anni allo 0,04% e rapporto di copertura a 1,54 e 3 mld di bond settennali all'1,35% con bid to cover a 1,4.

Inoltre il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha diffuso i dettagli del collocamento del Btp a 20 anni emesso ieri via sindacato.

Hanno partecipato all'operazione circa 260 investitori per una domanda complessiva pari a oltre 31,6 miliardi di euro. I fund manager si sono aggiudicati il 45% dell'emissione, mentre circa il 26,8% è stato sottoscritto da banche.

Di rilievo è stata la partecipazione degli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo, che hanno acquistato circa il 17,2% (in particolare circa il 12,1% è andato a fondi pensione e assicurazioni mentre circa il 5,1% è stato assegnato a banche centrali e istituzioni governative). Agli hedge fund è stato allocato circa il 10,7%, mentre il restante 0,3% del nuovo titolo è stato sottoscritto da imprese non finanziarie.

Al collocamento del titolo ha preso parte una platea molto diversificata di investitori, con una presenza rilevante di investitori esteri, pari a circa il 76%, mentre quelli domestici si sono aggiudicati il restante 24%. Tra gli investitori esteri, la quota piú rilevante è stata sottoscritta da quelli residenti in Gran Bretagna e Irlanda (circa il 43,7%). Il resto del collocamento è stato distribuito in larga parte in Europa continentale (circa il 28,9%), ed in particolare in Francia (8,6%), in Germania/Austria (7,6%), nei Paesi scandinavi (5,8%) e il restante 6,9% presso altri Paesi europei (tra cui la penisola Iberica per il 2,8%, il Benelux per l'1,7% e la Svizzera per l'1,6%). Al di fuori dell'Europa, gli investitori nord-americani (Usa e Canada) si sono aggiudicati circa il 2,9% dell'emissione, mentre il restante 0,5% dell'ammontare complessivamente emesso è stato collocato presso investitori asiatici.

alb/fpc

alberto.chimenti@mfdowjones.it

 

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January 11, 2018 11:41 ET (16:41 GMT)

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