Aim Londra: le principali storie di oggi
19 Gennaio 2018 - 07:33PM
MF Dow Jones (Italiano)
Ecco le principali storie di oggi sull'Aim di Londra:
GoldStone Resources: la compagnia mineraria sta valutando di
rimettere
in funzione le operazioni di estrazione presso Akrokerri, una
miniera
sotterranea in Ghana risalente ai primi anni del '900. In uso
tra il 1904
e il 1909 e chiusa per una serie di inondazioni, secondo quanto
riferisce
la Ghanaian Minerals Commission, Akrokerri ha prodotto nel
periodo circa
75.000 once d'oro. Nel 1996 Birim Goldfields Ltd. effettuò
alcune
perforazioni nel sito per raccogliere campioni di base che però
non
avevano mostrato risultati che ne suggerissero la riapertura.
Adesso però
i progressi tecnologici e la certezza che quelle rilevazioni
fossero
imprecise hanno fatto si che l'attenzione sia tornata
sull'antica miniera,
che si avvale ancora di importanti infrastrutture. Il titolo di
GoldStone
ha guadagnato il 6,41% sul listino londinese.
Petro Matad: vi sono rumors riguardo al fatto che il gruppo
petrolifero
focalizzato nell'esplorazione del deserto del Gobi sia in
trattative
avanzate con alcuni investitori per raccogliere 16 milioni usd
attraverso
l'emissione di azioni a 6,5 pence per pezzo. Il gruppo
intenderebbe uusare
le risorse per un programma di esplorazione e perforazione in
Mongolia,
dove giá possiede svariate licenze. Il titolo di Petro Matad, in
scia alle
indiscrezioni, ha lasciato sul terreno il 20,55%.
Prospex: il titolo del gruppo energetico ha archiviato la seduta
in
forte rialzo (+10,5%) dopo la notizia che Po Valley Energy ha
rilevato una
consistente riserva di gas naturale all'interno della licenza
italiana di
Podere Gallina, situata in pianura Padana a nordest di Bologna,
nella
quale Prospex detiene una quota del 17%. I test hanno infatti
rivelato
picchi di flusso per i due pozzi analizzati, rispettivamente da
148.136 e
129.658 metri cubi di gas giornalieri, molto superiori alle
previsioni
pre-test di 100.000 mq. La licenza, che contiene anche 'East
Selva', un
pozzo dalle potenzialitá ancora superiori, è detenuto al 63% da
Po Valley,
al 20% da United Oil&Gas e per il rimanente 17% dalla
societá quotata a
Londra. Po Valley Energy, si è quindi detta pronta a presentare
domanda al
governo italiano per avviare la produzione entro la prima metá
dell'anno.
gtd
giovanni.taddeucci@mfdowjones.it
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January 19, 2018 13:18 ET (18:18 GMT)
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