Ecco le principali storie di oggi sull'Aim di Londra:

GoldStone Resources: la compagnia mineraria sta valutando di rimettere

in funzione le operazioni di estrazione presso Akrokerri, una miniera

sotterranea in Ghana risalente ai primi anni del '900. In uso tra il 1904

e il 1909 e chiusa per una serie di inondazioni, secondo quanto riferisce

la Ghanaian Minerals Commission, Akrokerri ha prodotto nel periodo circa

75.000 once d'oro. Nel 1996 Birim Goldfields Ltd. effettuò alcune

perforazioni nel sito per raccogliere campioni di base che però non

avevano mostrato risultati che ne suggerissero la riapertura. Adesso però

i progressi tecnologici e la certezza che quelle rilevazioni fossero

imprecise hanno fatto si che l'attenzione sia tornata sull'antica miniera,

che si avvale ancora di importanti infrastrutture. Il titolo di GoldStone

ha guadagnato il 6,41% sul listino londinese.

Petro Matad: vi sono rumors riguardo al fatto che il gruppo petrolifero

focalizzato nell'esplorazione del deserto del Gobi sia in trattative

avanzate con alcuni investitori per raccogliere 16 milioni usd attraverso

l'emissione di azioni a 6,5 pence per pezzo. Il gruppo intenderebbe uusare

le risorse per un programma di esplorazione e perforazione in Mongolia,

dove giá possiede svariate licenze. Il titolo di Petro Matad, in scia alle

indiscrezioni, ha lasciato sul terreno il 20,55%.

Prospex: il titolo del gruppo energetico ha archiviato la seduta in

forte rialzo (+10,5%) dopo la notizia che Po Valley Energy ha rilevato una

consistente riserva di gas naturale all'interno della licenza italiana di

Podere Gallina, situata in pianura Padana a nordest di Bologna, nella

quale Prospex detiene una quota del 17%. I test hanno infatti rivelato

picchi di flusso per i due pozzi analizzati, rispettivamente da 148.136 e

129.658 metri cubi di gas giornalieri, molto superiori alle previsioni

pre-test di 100.000 mq. La licenza, che contiene anche 'East Selva', un

pozzo dalle potenzialitá ancora superiori, è detenuto al 63% da Po Valley,

al 20% da United Oil&Gas e per il rimanente 17% dalla societá quotata a

Londra. Po Valley Energy, si è quindi detta pronta a presentare domanda al

governo italiano per avviare la produzione entro la prima metá dell'anno.

gtd

giovanni.taddeucci@mfdowjones.it

 

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January 19, 2018 13:18 ET (18:18 GMT)

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